Non è la prima volta che qualche giornale - ma si è intromessa nella faccenda anche la tv - intervista la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi.
Le ragioni di tanto clamore ed interesse sono tutte facili da individuare, anche perchè comuni a tutte le interviste, ma difficili da condividere, perchè tutte basate su presupposti inutili che non vanno alla sostanza delle cose per la giovane direttrice.
L'hanno intervistata - e l'altro ieri l'ha fatto anche Valerio Cappelli sul 'Corriere' - perchè Lei è donna, e le donne direttrici, si rammenta nell'intervista, non sono tante ( come, ad esempio, non lo sono neanche le donne compositrici - anche questa sconvolgente rivelazione faceva qualche giorno fa sempre Cappelli, intervistando Silvia Colasanti, di casa al Festival di Giorgio Ferrara, ex Due Mondi, lasciandosi sfuggire che da sempre le donne, specie le mogli, si sono sacrificate per i loro mariti, come ad esempio, scrive Cappelli, la moglie di.... Mendelssohn, mentre voleva riferirsi non alla moglie del musicista ma alla sorella, e cioè a Fanny).
L'hanno intervistata perchè Lei è giovane, anzi la più giovane su piazza, avendo solo 28 anni; perchè è bella (ed oggi la bellezza nelle arti dello spettacolo dal vivo conta così tanto che ad una brava cantante è stata imposta una dura cura dimagrante, altrimenti pur con la sua bella voce, non avrebbe fatto carriera - ed anche questo lo hanno rivelato giorni fa alcuni giornali che hanno intervistato una ormai nota, anche per questo, cantante americana); e perchè ha ormai diretto importanti orchestre: dalla 'Nuova Scarlatti' all'Orchestra di Lucca o a quella del Festival Puccini di Torre del Lago, a quella della Suntory Hall di Tokio che dirigerà fra un paio di mesi. Roba da far sbiadire i Wiener Philharmorniker ( 'di Vienna' ha specificato un giornalone, che novità!) o i Berliner.
E poi Cappelli, in special modo, l'ha forse intervistata, perché Lei è impegnata nel sociale, e perché Forbes 'delle inutilità', l'ha inserita fra le 30 persone italiane più influenti (dove?); ed anche perché fa la pubblicità ad una nota casa automobilistica?
Le rivelazioni non finiscono qui. Cappelli, bisogna riconoscerlo, è capace di tirarle fuori anche ai più recalcitranti. Beatrice, giovane e bella, dirige da 'donna' cioè con abiti lunghi e tacco 8. Lei non vuole rinunciare alla sua femminilità solo perché sale sul podio. Le donne devono restare tali anche sul podio - afferma sicura. E la pianista cinese che veste minigonne inguinali o abiti lunghi con spacchi chilometrici? Non mi piace, controbatte la Venezi a Cappelli, lei così facendo soddisfa solo la curiosità maschilista ma perde in femminilità.
Ma il suo essere donna - incalza severo Cappelli - l'ha aiutata o penalizzata? All'inizio mi dicevano: "siccome sei bella, pretendi di essere anche brava"? Non si è capito se la riflessione degli acuti severi orchestrali era la constatazione che Lei era sì bella ma brava davvero no. Servirebbe chiarimento.
Cappelli si spinge oltre: è stata mai importunata per il suo essere giovane e bella? Come no? - risponde la direttrice. Ci ha provato anche un noto corpulento direttore, di cui ero assistente, che una sera mi ha invitato a cena dopo le prove in teatro. Io gli ho detto sì, ma invitiamo tutta la compagnia; e lui ci ha ripensato, perché non era sicuro di avere soldi sufficienti nella sua carta di credito.
Alla fine dell'intervista abbiamo saputo molte cose della direttrice italiana giovane e bella. Ma nulla di come dirige. A noi, che abbiamo visto in rete qualche video che la riguarda, è parso - per quanto possa contare il nostro parere - che nella direzione, e nella musica in generale, Lei debba ancora imparare molto, e correggere molto altro.
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