giovedì 7 giugno 2018

Festival MiTo 2018. Giorgio Colombo Taccani. io lo conosco


                                  IERI CONCORSINI, OGGI CONCORSONI

I tempi sono cambiati e gli orizzonti allargati. Un tempo si facevano quasi sempre concorsini, per mancanza di mezzi e di idee, oggi sempre e solo concorsoni, con ricchezza di mezzi e di idee e con giurie all’ altezza del compito.
Anni fa, in fatto di giurati, ci si doveva accontentare di quello che passava il convento, come si usa dire.

Ad esempio, per il Concorso ‘Fogli d’album’, bandito dalla rivista Piano Time, per due anni consecutivi - un concorso di composizione pianistica dalla forma singolare, riservato a giovani musicisti - i partecipanti dovettero accettare, si suppone non di buon grado, due giurie assolutamente caserecce, così composte: Elliott Carter (presidente), Mario Bortolotto, Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Ada Gentile, Francesco Pennisi, Salvatore Sciarrino, per il concorso del 1985; e per l’anno successivo: Aldo Clementi (presidente), Mario Bortolotto, Sylvano Bussotti, Pascal Dusapin, Brian Ferneyhough, Francesco Pennisi, Salvatore Sciarrino, Ivan Vandor. Non vi furono vincitori nel 1986, ma due segnalati, uno dei quali era appunto Giorgio Colombo Taccani, quest'anno compositore al Festival Mito, l'altro Erik Battaglia.

La presenza, nel 1986, dei due giurati stranieri, sconosciuti al mondo intero, è da ricondurre alle insistenti suppliche dei diretti interessati presso la direzione del concorso. E la presidenza di Elliott Carter, nel concorso del 1985, va letta come semplice omaggio alla veneranda età del compositore americano, anziano già all’epoca e da noi praticamente sconosciuto, allora come ora; mentre ha superato il secolo di vita ed è recentemente scomparso.

Oggi le cose sono davvero cambiate, ogni concorso ha la sua giuria, ed ogni giuria i più titolati giurati; i quali, una volta individuati, si vanno a cercare fuori d’Italia e, se necessario, anche fuori dell’Europa, senza badare a spese. Per scettici e increduli gli esempi che seguono.

Cominciamo dal Concorso di composizione ‘Francesco Agnello’, bandito dal CIDIM, per onorare la memoria del suo fondatore che, per la musica del nostro tempo, molto si adoperò nei primi anni della sua attività di operatore musicale, come testimoniano tuttora le Settimane internazionali di nuova musica a Palermo, degli anni Sessanta. Il concorso si articola in due sezioni: cameristica e sinfonica. Queste le formazioni internazionali delle due giurie. Cameristica: Maurizio Cocciolito, Piergiorgio Meneghini, Piero Niro, Dario Oliveri e Giorgio Pugliaro. Sinfonica: Marzio Conti, Yoram David, Gustav Kuhn, Ruben Jais e Marcello Panni: il gotha della direzione d’orchestra. Presidente-segretario senza diritto di voto, Piero Rattalino.

Un altro esempio? A Perugia, la Sagra musicale umbra, per porre fine allo scempio che della musica si fa in chiesa, ha indetto un Concorso internazionale di musica sacra, intitolandolo a Francesco Siciliani, per il quale ha trovato un ascolto interessato in ogni parte del mondo. Ai partecipanti era richiesta una composizione per coro, con o senza organo, sul testo del Credo – ma un Credo sintetizzato, non quello di tutte le Messe del passato. Dunque un Credo non liturgico. I duecento e passa compositori partecipanti sono stati giudicati da Giya Kancheli (presidente), Massimo Palombella, Filippo Maria Bressan, Gary Graden e Alberto Batisti. Marcello Filotei, segretario (nel bando non si specifica se ‘con o senza diritto di voto’. C’è una bella differenza!)

Rovereto, infine, da alcuni anni organizza il Concorso internazionale di composizione ‘Strumenti di Pace’, attorno alla famosa Campana dei caduti. La giuria dell’ultima edizione era composta da: Ivan Fedele (presidente), Matthias Osterwold, Tadeusz Wielecki, Mauricio Sotelo, Marcello Filotei. In tutti i casi recenti giurie prestigiosissime e di internazionale rinomanza, niente da spartire con quelle da concorsini di molti anni fa, alle quali si faceva cenno al principio.
                                                                                       (da Music@, bimestrale, marzo-aprile 2013)

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