Vi ricordate Veltroni? Al momento di lasciare la politica, con vitalizio accluso, disse a tutti che avrebbe cambiato non professione, ma addirittura vita. Sarebbe andato a vivere in Africa e si sarebbe occupato di altro.
In effetti la sua vita è cambiata radicalmente, senza spostarsi nella scomoda Africa. E' rimasto a Roma, nel ventre della città generosa con i suoi figli potenti, non fa più vita di partito- troppo noiosa - e si è messo a scrivere - cosa che in verità già faceva, anche quando aveva alle spalle un noto scrittore - e fare il cineasta, e l'autore televisivo, col debole del sociale ed altre storie tanto care alle sinistre. Con la conseguenza che al cinema proiettano i suoi film - immaginiamo finanziati dallo Stato, per meriti politici, assai meno premiati dal pubblico - la tv propone programmi che come share stanno a zero, ma vengono trasmessi comunque perchè sono di Veltroni, al quale, anche in Rai, come figlio del primo direttore di un tg, serbano ancora riconoscenza - e così facendo toglie lavoro a tanti giovani che in tv e altrove non stanno neanche a sentire. Bravo Vuolter!
Se Vuolter sì, perchè non io - s'è detto Matteo Renzi che, anche lui, all'indomani della sconfitta al referendum del dicembre 2016, aveva promesso e minacciato che avrebbe lasciato Palazzo Chigi ed anche la politica. Poi di fatto ha continuato a stare in politica, muovendo i fili del suo partito ma da dietro le quinte. Magari, per sviare le indagini, si è fatto fotografare mentre spingeva il carrello della spesa al centro commerciale di Rignano. Nel frattempo faceva le liste dei candidati del PD alle politiche, riempendo nuovamente molte caselle di tanti ex del 'giglio magico' che, come poi si è visto, gigli di campo o di città davvero non sono. E poi la svolta, faccia la tv. Sta scrivendo e minaccia di condurre, avendo alle spalle la 'corazzata' Presta, una trasmissione che narrerà le gesta della Firenze pre Renzi. Anche lui approda in tv, da senatore, un seggio che forse prima o poi lascerà. Le tv fanno a gara per avere Renzi, perchè si sa, quando uno conta ha schiere di ruffiani e servitori.
E i giovani dei cui destini tutti a parole dicono di occuparsi, mentre gli tolgono lavoro e distruggono ogni prospettiva futura?
Consiglieremmo, se potessimo, ad ambedue di seguire le orme dell'ex premier spagnolo, Rajoy, il quale dopo alcuni decenni in politica, ha deciso, dopo una confitta, di salutare tutti e tornare al suo lavoro precedente al catasto. Veltroni e Renzi avrebbero difficoltà a seguirlo alla lettera, perchè loro un lavoro prima di entrare in politica non l'hanno mai avuto. Ha rinunciato ad ogni privilegio (anche economico) che gli sarebbe derivato dall'essere stato per molto tempo premier del proprio paese, ed è tornato a lavorare per guadagnarsi da vivere. Da funzionario del catasto, con anni di anzianità, ma senza vitalizi; non come Veltroni e Renzi, che godono di vitalizi e privilegi derivatigli dalla politica, ed hanno tempo e mezzi a disposizione per coltivare i loro hobby - i cui frutti immancabilmente tutti osannano! - che svolgono a detrimento di tanti giovani e bravi che cercano lavoro e se li trovano sulla strada che sbarrano il loro cammino.
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