martedì 26 giugno 2018

Scajola, Ricci...storie di un paese diverso

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, porta sacrilegamente lo stesso nome di un suo conterraneo, nativo di Macerata, della Società di Gesù, che  nei primi anni del Seicento fu maestro di dottrina e religione nell'Estremo Oriente. Lo porta sacrilegamente perchè neanche di fronte all'evidenza  è capace di smettere ideologia e posizioni preconcette.

Ci spieghiamo. A seguito della seconda tornata elettorale per i ballottaggi, quando ancora una volta il suo partito, cioè il PD, ha beccato una sonora batosta, lui ha la faccia tosta di dichiarare in tv, che il PD non è sparito, e neppure ha perso,  e chi lo dice  sbaglia, perchè  il PD ha conservato alcuni Comuni. E tutti quelli che ha perso, una metà circa della cinquantina che aveva prima di queste elezioni comunali? Quelli il sacrilego Matteo non li vede, e per non vederli chiude gli occhi.
La batosta più sonora il Pd l'ha registrata nella rossa Toscana, dove si è fatto sfilare dai Cinquestelle anche Siena, sua roccaforte con tutto il forziere che custodisce segreti anche inconfessabili.

 Se si sale un pò lunga la penisola, sulla stessa direttrice tirrenica, si giunge nella Liguria, dove ad Imperia i cittadini hanno rivotato Scajola sindaco.
 Non ci si venga a dire che quando il popolo sceglie occorre prendere atto della scelta, senza criticarla, adducendo la stupida ragione che tutti i voti sono uguali e che un voto vale uno, sia che lo esprima un analfabeta, sia una persona consapevole di quello che fa. Chi può negare che l'Umanità è fatta di un numero maggiore di cretini che sorpassano di molto l'esiguo drappello di intelligenti? E allora perchè il voto degli uni e degli altri dovrebbe avere lo stesso peso? E' per  la democrazia, bellezza?

Nel caso di Scajola, rieletto sindaco di Imperia, viene da dire che agli abitanti della bella cittadina ligure ben gli sta uno come Scajola. E che se  un giorno venissero a sapere che ha  una nuova casa in Riviera e che lui se l'è trovata intestata, senza saperne nulla nè del costo nè del donatore, allora che vadano a farsi f...  e tacciano, non possono fare commenti. Si meritano Scajola e qualunque sua scajolata.

Come si fa a votare uno come Lui, dopo lo scandalo della casa a Roma, 'vista Colosseo',  ' a sua insaputa' e dopo che, infatuato di una bella donna, potrebbe  in qualche modo  aver aiutato suo marito, Matacena, a fuggire all'estero?
Come può uno come Scajola, nonostante tutto, godere ancora di credibilità  politica presso quei fessi - detto senza offesa, ma stando  ai soli  fatti - dei suoi concittadini che l'hanno votato?

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