Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano il presidente francese Emmanuel Macron, al quale ha anche permesso che gli lisciasse il pelo con quella sacrilega carezza sul viso. L'ha ricevuto in visita ufficiale - accompagnato anche dalla prof - l'ha trattenuto a colloquio per oltre un'ora durante la quale il problema migranti è stato senz'altro al centro del colloquio; prima all'Ambasciata francese ha avuto un incontro con i rappresentanti della Comunità di S. Egidio; ed anche in questo incontro il problema dei migranti è stato al centro del colloquio. Nessun comunicato ufficiale.
Ed ora, mentre vi scriviamo, Macron sta facendo il suo ingresso solenne nella Cattedrale di Roma, S. Giovanni in Laterano, per essere accolto fra i 'canonici' di quel capitolo ecclesiastico, come 'protocanonico onorario'. E' una tradizione antichissima, di parecchi secoli, secondo la quale i re e poi i presidenti francesi sono accolti ufficialmente fra i canonici della Cattedrale di Roma, come ricompensa di un lascito che la corona francese fece alla Chiesa, che è ancora oggi per questo alla nazione francese riconoscente, compensandola con l'assurdo privilegio del 'canonicato'.
Un tempo bastava che anche un delinquente comune, ma ricco e potente, facesse dono alla Chiesa delle cosiddette 'elemosine' o di immobili storici, per ricevere in cambio la nomina a cardinale, principe della Chiesa, e contemporaneamente principe 'di nefandezze'.
Perpetuare ancora oggi un simile privilegio è veramente anacronistico. E strano, molto strano è che Papa Francesco non si accorga di questo e lo interrompa, chiedendo piuttosto ai presidenti della 'cattolica' Francia di servire la Chiesa rispettando le leggi ed i comandamenti cristiani , fra i quali primeggia quello dell'accoglienza dei bisognosi. Mentre quel canonicato concesso a Macron, definito da Salvini - che è tutto dire - 'cinico', sembra una vera ingiuria per la Chiesa 'povera' di Francesco.
Macron è stato accolto processionalmente in S.Giovanni in Laterano, dal capitolo dei canonici riunito al gran completo, in compagnia della 'prémière prof.' che comunque gli stava sempre un passo indietro, al suono del magnifico organo secentesco, suonato dal grande organista Giandomenico Piermarini, che suonando anche oggi come ogni domenica ed in ogni festa comandata in quella basilica, ha raggiunto quota concerti 1604, che, guarda caso, corrispondono all'anno in cui il privilegio del canonicato venne attribuito ai re di Francia. Che storica memorabile coincidenza!
Fra tante altre ingiurie, questa volta all'umanità, ve ne è una freschissima di giornata. La visita del principe ereditario inglese in Medio Oriente. Il principe è arrivato in pompa magna con l'aereo di Stato e con un numeroso seguito; e ai rappresentanti dei Paesi visitati sono state impartite direttive reali severissime: mai parlare al principe se non si è prima autorizzati o invitati a farlo; e, al suo cospetto, tenere sempre lo sguardo verso il basso.
Facciamola finita con simili stronzate in piena Europa. La monarchia inglese ci sta anche simpatica, specie la regina Elisabetta, sempre coloratissima come un albero di natale, e porta soldi alle casse del Regno unito. Soprattutto per questo è oggetto quasi di culto. Però non esageriamo. Da Elisabetta in giù sono tutti fuori del tempo, ce ne rendiamo conto? E l'etichetta di corte è semplicemente ridicola. Che aspettano ad aggiornarla?
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