Due, due soltanto questa volta, che hanno a che fare, ambedue, con la tv.
I giornali annunciano che la 'prima' della Scala - con Andrea Chenier diretto da Chailly - il prossimo sette dicembre verrà trasmesso indiretta su Rai 1, invece che sul canale deputato per la 'riserva musicale', Rai 5. E per mostrare che, semel in anno, la Rai fa le cose come si deve, attrezza la diretta con un conduttore, anzi due, un maschietto ed una femminuccia. Il primo in carne, come del resto quasi sempre, questa volta il direttore di Rai News 24, Di Bella; la seconda , una silfide bionda, Milly Carlucci.
Sicuramente il primo spiegherà la storia del protagonista dell'opera, la seconda si dedicherà alle signore che solitamente a Sant'Ambrogio, sfoggiano abiti più improbabili ed altrettali scollature, da esibire e confrontare nel foyer, durante l'intervallo dell'opera.
Gli ascolti saranno certamente più lusinghieri di quelli che avrebbe garantito il passaggio su Rai 5- dove quasi sempre a malapena si raggiungono le 100.000 unità e lo share si ferma allo stesso livello della ancor flebile crescita italiana, cioè ai decimali. Ma come al solito mostreranno la incongruità dei conduttori rispetto all'opera. I quali, o vengono scelti fra competenti ai quali però nessuno insegna quale linguaggio usare in tv parlando di melodramma, oppure ci si affida a volti noti, anche fisicamente estranei all'opera, ed anche questa volta, la doppia scelta annunciata non fa eccezione.
Si aggiunga poi il fatto che il titolo inaugurale non è certo dei più popolari e che a risollevare le sorti dello share non basterà la presenza della bella protagonista Anna Netrebko, per far concludere , alla fine, che l'opera non si addice alla tv.
Si registra questi giorni un 'Concerto di Natale' uno dei tanti che le tv mandano in onda durante le feste e che non è quello registrato nella Basilica di san Francesco di Assisi e che va in onda su Rai 1 il giorno di Natale, dopo la benedizione papale.
Quello di cui vi parliamo viene registrato in Sala Nervi, in Vaticano, e lo trasmetterà Mediaset. Ciò che ci ha incuriositi è la presenza di un'orchestra il cui nome ci fa sorridere e dire che solo in Italia, provincia del mondo musicale, possono accadere cose simili, senza che nessuno le noti e si indigni. Al concerto partecipano numerosi cantanti, sul podio il m. Renato Serio, e l'orchestra impegnata - udite udite - raccogliticcia, sia chiaro!- è l' ORCHESTRA sinfonica UNIVERSALE ITALIANA. Non bastava uno solo degli aggettivi che, in coppia, appaiono improbabili?
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