Il ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano, anni 47, da vent'anni e più in politica, prima nell'Assemblea siciliana e poi in Parlamento, dove ha anche ricoperto numerosi incarichi ministeriali, dalla Giustizia all'Interno ed ora agli Esteri, ha deciso del suo futuro: fuori dalla politica, in cerca di un lavoro. Il paese non rischia di dover pagare anche al baby pensionato (dalla politica), Angelino - COME HA FATTO CON UNA EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SARDO, LA 41enne CLAUDIA LOMBARDO, REGALANDOLE UNA PENSIONE NETTA MENSILE DI OLTRE 5.000 EURO - un vitalizio, quando è ancora in età per lavorare, anzi per cominciare a lavorare, perchè da oltre vent'anni a questa parte fra l'ASSEMBLEA REGIONALE, IL PARLAMENTO ED I MINISTERI, HA FATTO TUTT'ALTRI LAVORI. Il vitalizio, nella misura abbondante in cui anche lui non se l'è guadagnato, lo prenderà fra una ventina d'anni.
Ora, ha dichiarato Alfano, dovrò cercarmi un lavoro. E sicuramente lo troverà, indipendentemente dall'età, 47 anni, che per un mortale qualunque sarebbe un grave handicap per lui assolutamente no. Certo per la sua storia politica, soprattutto quella di ministro, non ha mai brillato, anzi Angelino è spesso incappato in incidenti che lo hanno fatto oggetto di numerose critiche e feroci ironie.
Ma ora Alfano ha modo di fare un'uscita di scena sensazionale che potrebbe far dimenticare e riscattare tutto il suo passato inglorioso. Quale? Siamo qui a suggerirgliela, facile facile.
Sono trascorsi dieci anni dall'incidente alla Thyssen Krupp di Torino che costò la vita a sette operai. In questi dieci anni, finalmente, la magistratura ha messo la parola fine ai processi, numerosi, che si sono conclusi con la condanna dei dirigenti della fabbrica tedesca, amministratore delegato compreso. I quali girano liberi in Germania, mentre dovrebbero stare dietro le sbarre.
Alla commemorazione di quei tragici fatti di dieci anni fa, i parenti delle vittime hanno sottolineato come i responsabili di quelle morti siano ancora liberi, nonostante le condanne definitive.
Il ministro protesti in tutti i modi e con tutte le sue forze, ma in forma ufficiale, con i governanti tedeschi che in altre occasioni, ma sempre, si propongono come paladini della giustizia, perchè quella stessa giustizia facciano rispettare anche sul loro territorio. I responsabili di quelle morti, anche se non nelle carceri italiane, in quelle tedesche la pena devono scontarla.
Angelino, tiri fuori tutto il coraggio che ha, dimostri di averne, e protesti con tutte le forze presso la Cancelliera ed il ministero della giustizia. In futuro la ricorderemo per questo e forse riusciremo a dimenticare tutto il resto, non degno di essere ricordato,anzi da dimenticare.
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