Per la quinta volta Riccardo Muti dirigerà il prossimo Capodanno il concerto da Vienna, con i Wiener Philharmoniker. Al giornalista (portavoce?) del Corriere della Sera, Valerio Cappelli, ha dichiarato che lui il valzer non lo sa ballare - in questo è in compagnia di tanti altri cittadini del mondo - e che il programma - nel quale ha fatto entrare anche Rossini - lo ha scelto accuratamente facendosi aiutare e consigliare dal direttore della 'Società Johann Strauss', della quale egli è membro onorario.
Ma la dichiarazione più importante è quella di voler bandire ogni scherzo dal concerto, a differenza di quasi tutti i direttori del capodanno viennesi che con lo scherzo al momento degli auguri, hanno pensato di deliziare il pubblico in sala e quello televisivo. Tutti, salvo Karajan ed ora anche Muti. Perchè, ha spiegato, quella viennese non è musica d'intrattenimento, ma musica come tante, anzi tutte, le altre e perciò va presa sul serio, anche perchè è intrisa allo stesso tempo di felicità e senso drammatico - ha precisato - e "si sente la fine un impero che sta per crollare."
Ma c'è anche un altra ragione per cui è opportuno che Riccardo Muti, l'arcititaliano, bandisca ogni scherzo. Perché c'è poco da scherzare per i tempi che stiamo attraversando, e ancor meno c'è da scherzare a Vienna, nell'Austria che all'Italia e al mondo sta cominciando a giocare brutti, anzi drammatici scherzi.
Con l'Italia poi la ragione è duplice, dal rafforzamento dei controlli austriaci al Brennero, alla unilaterale subdola destabilizzante e non amichevole intenzione di concedere la doppia cittadinanza ai cittadini altoatesini. Al punto che per l'ennesima volta ci chiediamo come abbia potuto un paese così retrogado e reazionario nella politica ( non serve per questo citare che in passato l'Austria ha avuto come cancelliere un ex SS) - esprimere tanta bella, ed anche grandissima, musica.
Infine, per quel che riguarda l'Italia, non vorremmo mai essere testimoni delle drammatiche conseguenze che un EMBARGO TURISTICO DA PARTE DEGLI ITALIANI produrrebbe sulla economia austriaca.
Per questo consigliamo a Muti di evitare giustamente ogni scherzo o gag , ma di dire con chiarezza quattro parole a proposito, al momento di fare gli auguri.
Poi nell'intervista al 'Corriere' Muti ha detto più dì una cosa sul Concerto veneziano di Capodanno che lui non ha mai diretto - perchè non ha voluto, o perchè non è stato mai invitato? - argomento che conosciamo molto bene e sul quale torniamo sul post successivo.
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