E Florez risponde:
«Sono tutti consenzienti. Viaggiamo tanto, siamo soli, e a volte il soprano va col tenore, il contralto col baritono. Si saltano anche i corrispettivi registri vocali, intendiamoci... Può succedere più spesso che un direttore d’orchestra abbia un flirt con una giovane cantante o strumentista a inizio carriera. Il caso sulla presunta molestia di James Levine? Mi ha sorpreso. Comunque se ci sono le prove sono sacrosante le denunce di abusi».
Il mondo della lirica non è esente da episodi di molestie e simili, ma c'è una differenza di base ,secondo Florez: le molestie e i cosiddetti abusi sessuali, nella lirica, sono in genere CONSENZIENTI, e dunque molestie non sono; e si verificano soprattutto a causa delle numerose 'repliche' e prove del melodramma che costringono i cantanti a passare molti giorni in uno stesso teatro, magari anche nello stesso albergo ed a familiarizzare.
La stessa cosa non accade agli strumentisti che solitamente, arrivano alla vigilia del concerto, fanno le repliche previste e poi scappano per l'impegno successivo in altra città, magari in altra nazione, e, in taluni casi, anche in un altro continente. Dunque non avrebbero tempo neanche per molestare od essere molestati.
Nel teatro d'opera le cose vanno, perciò, molto diversamente. Accade perfino che due cantanti che vengono magari da storie familiari sfasciate, si ritrovino, magari si molestino vicendevolmente, uno seduca l'altro, ma poi si innamorino e si sposino pure. Non sono sempre così idilliache le storie, ma qualche volta sì, come nel caso della Netrebko, che ha trovato il secondo marito, cantando con lui a Roma in Manon di Puccini, diretta da Muti.
Le cronache narrano di soprani o contralti che seducono - molestandoli, ma poi subito consenzienti - tenori baritoni o bassi, con i quali talvolta, in scena, recitano parti coinvolgenti anche fisicamente. Pensiamo a baci, carezze, abbracci ed anche sguardi 'assassini'. E anche perchè - e sarebbero le donne a far venire cattivi pensieri agli uomini - si dice che alle donne l'attività sessuale faccia bene, mentre agli uomini non altrettanto, in relazione alle successive prestazioni vocali. E perciò il soprano prova a sedurre il tenore perchè vuole primeggiare in palcoscenico sul collega, da lei messo ko a letto, dove tutto sommato sarebbe meglio parlare di 'tradimenti' o 'scappatelle', più che di molestie in senso stretto.
Ma le storie, dietro le quinte dei teatri d'opera, non si fermano ovviamente qui. Casi anomali ve ne sono e come, ed anche Florez sicuramente ne ha sentito parlare, anche se non ha voluto accennarvi.
Chi non sa di un celebre direttore d'orchestra, carismatico, che a margine del suo contratto pretendeva , in camerino, la presenza di 'signorine'? Certo non le molestava, perchè, in quelle circostanze, le signorine ingaggiate facevano il mestiere più antico del mondo, non sappiamo se per immolarsi al genio musicale o se, più prosaicamente, prezzolate a dovere.
E di un altro celebre direttore che quando si fermava in una città per una serie di concerti ed altro - è accaduto a Roma tanti anni fa, e noi stessi ne fummo testimoni - si circondava, addirittura lo pretendeva, di giovani, ma adulti, maschietti, apprendisti o assistenti cosiddetti, certamente non per recitare il rosario in gruppo, nonostante l'episodio al quale ci riferiamo sia avvenuto in Vaticano in occasione di un concerto memorabile.
E, al contrario, ci fu anche il caso in cui un vecchio notissimo direttore - tutti e tre quelli dei quali riferiamo sono morti! - al quale una avvenente anzi procace giovane violoncellista durante le prove di un concerto - se ricordiamo bene in Canada o negli USA - tentava in tutte le maniere di esporre ed offrire le sue grazie al direttore. Il quale, non gradendo, o forse non gradendo più quel genere di offerte, rispose duramente (ed anche pesantemente) alla molestia: fossi in Lei non girerei per il mondo con il violoncello fra le gambe, perchè lei ha indosso uno strumento (la chitarrina, cosiddetta ndr), più efficace e più redditizio, da suonare.
Infine, avendolo sentito con le nostre orecchie, possiamo riferirvi quello che ci disse una volta il sovrintendente di un teatro, parlando del suo direttore artistico, fisicamente repellente quasi quanto Weinstein, a proposito delle cantanti che lui scritturava: se le fa tutte! Che è canzone divera da Così fan tutte!
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