Giuseppe Cordaro, 36 anni, ha applicato una ventosa alla pancia gravida della moglie Claudia registrando ogni tre mesi i battiti di cuore del nascituro, di nome Zeno. «A questo punto ho sfruttato la tecnologia che converte i segnali elettrici della pelle in segnali sonori che, con tutte le cautele del caso, possiamo chiamare musica». La composizione è stata venduta a un editore di Bristol specializzato in musica elettronica. «Non ci si aspettino brani allegri, tipo pop-rock e affini. Si tratta di un lavoro scuro, qualcosa che viene dal profondo, viscerale. Segnali spenti, rumori ovattati, fruscii. Con ritmo, però, quello dei 150 battiti al minuto del feto».
Qualcuno ascolta questa musica?
«Esiste un pubblico che apprezza la cosiddetta musica concreta. Inoltre piace il packaging originale che spesso accompagna questo genere di cd».
Il cd si intitola «45°12'N 72°54' E», cioè le coordinate dei crateri lunari che gli astronomi hanno battezzato Zeno, vale a dire Zenone [Pavanel, Giornale].
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