La prima della Scala di ieri sera, con Andrea Chenier di Umberto Giordano (musicista di Foggia, emigrato a Milano a fine Ottocento) diretta da Riccardo Chailly, andata in onda dalle 17.45 circa (compresa presentazione) fino alle 21 su Rai 1, cui è seguito il TG1, ha raccolto dinanzi ai televisori 2.000.000 circa di italiani, che hanno seguito l'opera per intero, con uno share dell'11% circa. Peccato che il successivo TG1 sia caduto in picchiata da oltre il solito 20 % di share circa all' 11% . Ma per una volta, non casca il mondo, e certamente non è cascato ancora una volta ieri per la diretta dalla Scala, visto che a far cascare il mondo nel terrore, ci ha pensato Trump, con la sua disastrosa decisione, l'ennesima in poco tempo, relativa a Gerusalemme.
L'anno scorso, sempre la prima della Scala, a sant'Ambrogio - quando si dava Butterfly di Puccini, ancora diretta da Chailly - raggiunse uno share del 14% circa, con 2.600.000 telespettatori. Dunque rispetto allo scorso anno, la prima scaligera su Rai1 ha perso 600.000 telespettatori circa e tre punti tondi di share, che sono certamente tanti, ma che, comunque, se gli ascolti si manterranno ad un livello ragionevole, come quest'anno ancora, la Rai si convincerà, per una volta l'anno, a comportarsi come deve comportarsi la tv di un paese, la cui cultura, melodramma e musica in primis, sono forse il suo punto di forza e il massimo vanto anche agli occhi del mondo.
Il calo di quest'anno ha la principale causa nel titolo di Giordano, che certo non gode della stessa popolarità di quello pucciniano dell'anno scorso. Il gioco vale, comunque, la candela, mentre continuiamo a pensare che non vale la candela quando questo gioco si fa su Rai 5, che riesce a mettere davanti allo schermo televisivo solo qualche centinaio di migliaia di telespettatori, nella migliore elle circostanze.
Nessun commento:
Posta un commento