Ai primi di ottobre abbiamo scritto più volte del doppio scempio perpetrato dal Servizio Giardini del Comune - sotto gli occhi del Vigili urbani, all'oscuro dell'operazione che credevano fosse semplice 'potatura' - in quella stradina, Via Paolo Monelli, dove per una trentina di metri di strada dal manto stradale dissestato, a causa delle radici degli alberi, sono stati abbattuti ben 11 pini in ottima salute.
Ora scopriamo che in un consiglio del III Municipio, analogo scempio era stato già stigmatizzato in primavera, quando il Municipio senza essere avvertito, s'era trovato due pini abbattuti. E siamo perciò a quota 13.
Il III Municipio, nel secondo caso, e cioè per l'abbattimento egli 11 pini, s'era trovato d'accordo, per mettere fine alle lamentele degli abitanti, alcuni dei quali avevano subito gravi danni personali ed anche alle loro autovetture e moto, per effetto di quegli avallamenti. Della questione si era interessato anche il Corriere della Sera.
Nei giorni successivi all'abbattimento, s'era letto sui giornali che analogo inconveniente si verificava da tempo in Via Cristoforo Colombo, dove però si decideva di intervenire altrimenti: con il taglio delle radici, il loro trattamento e la ricostituzione del manto stradale. A quel punto era lecito domandarsi perché in Via Cristoforo Colombo si adottasse un sistema che, invece, non si era adottato in Via Paolo Monelli. Domanda al vento.
Il III Municipio , dopo l'abbattimento degli 11 pini verdi ed in evidente ottima salute, salvo nelle radici che rendevano poco agibile quel brevissimo tratto di strada - neanche una cinquantina di metri! - in una seduta del consiglio assicurava che ENTRO la SECONDA META' di ottobre sarebbero stati fatti i lavori stradali per restituire finalmente agli abitanti della strada un asfalto regolare.
Da allora sono trascorsi oltre due mesi: è passato ottobre ed anche tutto novembre, e siamo già ai primi di dicembre e sicuramente prima dell'anno nuovo, nessun lavoro stradale verrà effettuato in Via Paolo Monelli. Ma allora perché abbatterli con tanto anticipo. Forse che ora, senza i pini, il passaggio per i cittadini è divenuto più agevole? No. Perché occorre che stiano ancora attenti a non percorrere quei pochi metri in velocità, come deve essere accaduto in passato, procurando un terribile incidente ad un MOTOCICLISTA. Almeno fino a quando il Comune, servizio manutenzione stradale, non si deciderà a fare i lavori per i quali erano stati abbattuti con tanto anticipo quegli 11 pini secolari ed in buona salute.
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