Polonia e Ungheria non mollano Su tutti i temi i leader dei Paesi membri dell'Ue si sono espressi all'unanimità, ma sui migranti Morawiecki e Orban non mollano un centimetro, costringendo di fatto a una dichiarazione della sola presidenza del Consiglio europeo. I due primi ministri non solo non arretrano ma anzi rilanciano: Orban, infatti, ha detto che Polonia e Ungheria "sono state stuprate giuridicamente" in relazione alle nuove regole del Patto su migrazioni e asilo. Parole forti che, tuttavia, secondo Meloni sono frutto di una "difesa dell'interesse nazionale" e che non scalfiscono il fatto che oggi vi sia un Consiglio europeo concorde, in questo caso a livello di 27 Paesi, sul fatto che per contrastare l'immigrazione illegale sia necessario partire dalla dimensione esterna.
Nessun commento:
Posta un commento