L’ex capitano della Nazionale russa di calcio, Artem Dzyuba, ha chiesto di non essere convocato per motivi familiari, rinunciando così al raduno di fine mese della Nazionale a causa della «situazione in Ucraina», dove risiedono diversi suoi parenti. Lo riporta il sito ucraino Ukrinform, che riprende la notizia pubblicata dalla Federazione calcio, oggi denominata RFU. «Domenica abbiamo parlato con Artem al telefono, ci ha assicurato che... vuole davvero giocare per la Nazionale. Ma ora, a causa della difficile situazione in Ucraina, dove ha molti parenti, si è scusato e ha chiesto per circostanze familiari di non invitarlo a questo incontro. Abbiamo deciso di rimanere in contatto con lui», ha detto il ct Valery Karpin.
Il ritiro della formazione russa è previsto a Mosca fra il 21 e il 27 marzo. Il 28 febbraio scorso, Fifa e Uefa hanno escluso i club russi e la Nazionale dalla partecipazione a tutte le competizioni internazionali.
Dzyuba, classe 1988, è il miglior marcatore nella storia dei campionati russi e il miglior marcatore nella storia della Nazionale di calcio russa. Il padre del calciatore è originario di Lubny, nella regione di Poltava, ha lavorato come poliziotto e giocato al calcio nei campionati regionali. L’attaccante è stato di recente attaccato pubblicamente da Vitaliy Mykolenko, terzino ucraino dell'Everton, che lo ha accusato di non prendere posizione sulla guerra. Pronta la risposta del centravanti, che a sua volta ha accusato Mykolenko di indirizzare facili accuse dal caldo dalla sua confortevole poltrona in Inghilterra.
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