Donald Trump sta pensando a graziare in via preventiva i tre figli maggiori, Donald Jr. Ivanka ed Eric, più il genero Jared Kushner, in modo da proteggerli da possibili indagini giudiziarie. La Costituzione conferisce al presidente «il potere di posporre o di perdonare reati contro gli Stati Uniti». Secondo il New York Times, anche Rudy Giuliani, avvocato personale di Trump, si sarebbe messo in coda per beneficiare dello scudo giudiziario. Il clan Trump, al di là dei ricorsi e delle cause (tutte perse), ha già cominciato a fare i conti con la realtà.
Da mezzogiorno del 20 gennaio 2021, alla Casa Bianca arriverà Joe Biden. Ormai anche un fedelissimo come il Ministro della Giustizia è costretto a prendere atto dell’evidenza. Ieri ha dichiarato in un’intervista all’Associated Press: «A oggi non abbiamo visto nessuna frode di dimensioni tali da poter causare un risultato differente nelle elezioni». Biden ha già fatto sapere che non ha alcuna intenzione di usare il Dipartimento di Giustizia come un’arma puntata contro il suo predecessore. Ma «The Donald» e i suoi figli sono comunque preoccupati. Da mesi Letitia James, Procuratrice dello Stato di New York, e Cyrus Vance, capo della Procura del Distretto di Manhattan stanno indagando sulla Trump Organization, la holding di famiglia cui fanno capo hotel, immobili, campi da golf e altri business.
Gli inquirenti newyorkesi sospettano che i vertici del gruppo abbiano gonfiato il valore degli asset per ottenere benefici fiscali ingiustificati dallo Stato di New York e prestiti agevolati dalle banche. Oltre al capofamiglia potrebbero essere coinvolti Donald jr. Eric e la stessa Ivanka, che aveva una posizione di vertice nelle aziende di famiglia, prima di traslocare a Washington. Questi reati, però, sono statali e quindi non sarebbero coperti da un’eventuale «grazia» del presidente, efficace solo per cancellare illeciti federali...
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