Aveva denominato Silvio Berlusconi come "l'imperatore della sfiga" in occasione del terremoto a L'Aquila. Nel mirino era finito anche Giuliano Ferrara: "Un'altra m**** con i denti separati, uno schifoso, che solo in Italia può passare come intellettuale".
"L'unica cosa che mi fa sorridere è ripensare alle immagini di Brunetta protetto dai carabinieri mentre i manifestanti lo insultano... quella è una bella Italia". Ed era arrivato poi alla conclusione: "Vedremo. Ma secondo me qui finisce a mazzate. Se dovesse essere così, mi dispiacerebbe solo di non esserci".
Ripugnanti offese pure nei confronti di Daniela Santanchè: "Una demente bugiarda e venduta. Ma che donna! Un personaggio raccapricciante e disgustoso. Se fossi una donna mi alzerei e le sputerei in faccia, con tutti gli zigomi rifatti". La senatrice di Fratelli d'Italia poco fa ha risposto duramente: "Dimissioni immediate. Mi auguro che adesso le donne del Pd, le donne del M5S, tutte le donne chiedano le dimissioni. Ora voglio chiamare il presidente del Consiglio e vedremo che succederà".
Come se non bastasse Fioramonti aveva preso di mira anche le forze dell'ordine: "La polizia, allora come oggi, sembra più un corpo di guardia del potere, invece che una forza al servizio dei cittadini. I pochi poliziotti per bene hanno paura di far sentire la propria voce".
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