Stéphane Lissner, già sovrintendente della Scala per un doppio mandato, è stato indicato dal CdI del Teatro San Carlo nuovo sovrintendente al posto di Rosanna Purchia (Che farà ora la signora? Forse Nastasi ha già pronto per Lei un nuovo incarico) Ora si attende la nomina ufficiale del Ministro Franceschini che sicuramente non la farà mancare.
E' curioso che prima Pereira ed ora anche Lissner, ambedue passati per il massimo teatro italiano ed uno dei più famosi del mondo, accettino, pur di restare in Italia o di tornarvi, incarichi in altre teatri, certo prestigiosi, ma un gradino sotto quello milanese: il San Carlo per la sua storia e il Maggio fiorentino per il suo rinomatissimo festival, ed ora purtroppo anche per la voragine di debiti che qualcuno deve colmare per non rischiare ogni giorno di fare il botto.
Lissner ha dalla sua per tornare in Italia, forse, una seconda ragione, che definiremmo 'di cuore'. Negli anni di permanenza a Milano ritrovò l'amore - la moglie, che non trovò per strada bensì nei salotti che contano, sempre. Confessiamo però che non possiamo giurare sia ancora la stessa; nel qual caso potrebbe tentare di ricominciare un'altra relazione, questa volta più solida perchè riscaldata dal sole napoletano.
Tornando in Italia, a Napoli, Lissner va a stabilirsi a due passi dalla tana del lupo, che nel caso si chiama Paolo Isotta, ex del Corriere, con il quale ai tempi di Milano ebbe anche una durissima polemica; e deve immediatamente risolvere anche il problema del direttore artistico, che attualmente è Pinamonti, del quale sembra non volersi avvalere sia perchè non lo ha voluto a Milano, sia perchè potrebbe richiamare in servizio Gaston Fournier-Facio (sposato Bentivoglio) che gli faceva da 'segretario o coordinatore artistico'. Sono due problemi che gli si presenteranno già all'arrivo a Napoli, gli altri a seguire, giorno dopo giorno.
Anche Pereira ha la medesima grana a Firenze, dove forse si deciderà a porvi rimedio nella maniera più indolore, confermando l'attuale direttore artistico, Pierangelo Conte, venuto come Chiarot dalla Fenice.
Il problema non è da poco sia a Napoli che Firenze, dove i rispettivi sovrintendenti sono sempre stati manager con competenze e responsabilità anche artistiche, e dove quindi potrebbero continuare a non gradire la presenza un altro 'capo in testa' come il direttore artistico.
Mascheroni su IL GIORNALE così salutò LISSNER:
"(il Sovrintendente) lascerà il lussuoso appartamento in piazza del Carmine e tornerà nella sua Parigi alla guida dell'Opéra con il bottino italiano: stipendio, buonuscita e moglie, Valentina Da Rold, già sposata a Piero Maranghi, figlio dell'ex presidente di Mediobanca, proprietario di Sky Classica.."
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