A Belpietro altri 5 periodici Mondadori. Mauri: nei magazine concentrati su brand leader o ad alto potenziale di sviluppo multipiattaforma
Mondadori ha ricevuto “un’offerta vincolante” da parte de La Verità s.r.l., controllata da Maurizio Belpietro, per l’acquisizione dei settimanali Confidenze, Starbene e Tustyle e dei mensili Cucina Moderna e Sale&Pepe, testate che, precisa l’editrice, “hanno registrato nel 2018 ricavi per 22,4 milioni di euro”.
L’offerta, valida sino al 31 dicembre 2019, prevede la costituzione di una NewCo – 75% La Verità, e 25% Arnoldo Mondadori Editore – che, comunica una nota “comporta anche un earn-out a favore del socio Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. e meccanismi di put/call a favore dei soci”.
L’offerta, valida sino al 31 dicembre 2019, prevede la costituzione di una NewCo – 75% La Verità, e 25% Arnoldo Mondadori Editore – che, comunica una nota “comporta anche un earn-out a favore del socio Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. e meccanismi di put/call a favore dei soci”.
Il CdA ha dato mandato all’ad Ernesto Mauri “di porre in essere tutte le azioni volte a esaminare e a finalizzare l’operazione, coerentemente con la strategia annunciata di focalizzazione sui core business Libri, Retail e i Magazine con maggiori potenzialità di sviluppo multimediale”.
“Mi sembra una bella operazione, che punta a far crescere quello che ormai è un gruppo”, dichiara Maurizio Belpietro a Primaonline. “Infatti, accanto a La Verità e Panorama, aggiungiamo testate che ci permettono di raggiungere dimensioni di una certa importanza in settori e segmenti interessanti e in crescita, entrando nel mercato con una certa massa critica”.
Per la pubblicità, mentre per La Verità e Panorama continuerà a essere raccolta da Opq, per le nuove testate – almeno in un primo periodo – sarà curata da Mediamond.
Per la pubblicità, mentre per La Verità e Panorama continuerà a essere raccolta da Opq, per le nuove testate – almeno in un primo periodo – sarà curata da Mediamond.
Per quanto riguarda le redazioni, primo incontro tra il Cdr e la Mondadori. Dopo l’assemblea dei giornalisti, di prossima convocazione, partiranno le trattative sindacali.
A questo riguardo, Belpietro, alla domanda sulle condizioni che verranno proposte ai giornalisti risponde: “dobbiamo ancora verificare il costo del lavoro delle testate”.
A questo riguardo, Belpietro, alla domanda sulle condizioni che verranno proposte ai giornalisti risponde: “dobbiamo ancora verificare il costo del lavoro delle testate”.
Attraverso le parole dell’amministratore delegato Ernesto Mauri, Mondadori spiega così l’operazione.”Nei magazine il nostro obiettivo e’ di concentrarci solo su determinati brand leader o ad
alto potenziale di sviluppo multipiattaforma in settori per noi strategici come entertainment, femminili, food, salute e scienza”. “Attorno a questi brand stiamo costruendo un sistema di verticali in grado di essere declinato su tutti i canali, dalla carta agli eventi, dal web ai social network, fino alle tv e
agli smart speaker, come gia’ avviene oggi in modo strutturale per GialloZafferano e Focus, ad esempio e, in parte su Grazia e Donna Moderna”. “A fianco di questi brand, possiamo contare anche su giornali
ad altissima diffusione, tra cui TV Sorrisi e Canzoni, Chi, le guide televisive Telepiu’ e Guida Tv, e mensili specializzati come Interni, CasaFacile e Icon o properties native digitali come Mypersonaltrainer e Studenti”, aggiunge l’a.d. di Mondadori, secondo il quale “i cinque giornali che confluiranno
in questa NewCo possono invece diventare strategici in aziende con caratteristiche e priorita’ diverse dalle nostre, come la brillante realta’ ideata da Maurizio Belpietro, che sapra’ sicuramente valorizzare contenuti e know-how, come ha gia’ fatto con successo con Panorama”.
alto potenziale di sviluppo multipiattaforma in settori per noi strategici come entertainment, femminili, food, salute e scienza”. “Attorno a questi brand stiamo costruendo un sistema di verticali in grado di essere declinato su tutti i canali, dalla carta agli eventi, dal web ai social network, fino alle tv e
agli smart speaker, come gia’ avviene oggi in modo strutturale per GialloZafferano e Focus, ad esempio e, in parte su Grazia e Donna Moderna”. “A fianco di questi brand, possiamo contare anche su giornali
ad altissima diffusione, tra cui TV Sorrisi e Canzoni, Chi, le guide televisive Telepiu’ e Guida Tv, e mensili specializzati come Interni, CasaFacile e Icon o properties native digitali come Mypersonaltrainer e Studenti”, aggiunge l’a.d. di Mondadori, secondo il quale “i cinque giornali che confluiranno
in questa NewCo possono invece diventare strategici in aziende con caratteristiche e priorita’ diverse dalle nostre, come la brillante realta’ ideata da Maurizio Belpietro, che sapra’ sicuramente valorizzare contenuti e know-how, come ha gia’ fatto con successo con Panorama”.
Il Commento del Cdr Mondadori
“Continua l’operazione di sistematico smantellamento della divisione periodici dell’Arnoldo Mondadori Editore, con l’annuncio da parte dei vertici aziendali dell’imminente vendita a una newCo (la cui maggioranza sarà in mano alla società La Verità srl di Maurizio Belpietro) di cinque storiche testate del gruppo: Confidenze, TuStyle, Starbene, Cucina Moderna e Sale & Pepe”.
“Continua l’operazione di sistematico smantellamento della divisione periodici dell’Arnoldo Mondadori Editore, con l’annuncio da parte dei vertici aziendali dell’imminente vendita a una newCo (la cui maggioranza sarà in mano alla società La Verità srl di Maurizio Belpietro) di cinque storiche testate del gruppo: Confidenze, TuStyle, Starbene, Cucina Moderna e Sale & Pepe”.
“Una decisione che, dopo la cessione di Panorama nel 2018 comporta un altro drastico taglio del personale giornalistico: saranno infatti una cinquantina i colleghi che lasceranno Palazzo Mondadori”.
“In attesa di verificare puntigliosamente le condizioni di questa cessione”, il Cdr “esprime profonda amarezza per una operazione che non solo appare come una sconfitta per tutti, ma autorizza e consolida i timori sulle intenzioni della proprietà di attuare nel futuro una totale dismissione dell’Area Periodici”.
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