mercoledì 9 ottobre 2019

LIssner è meglio di Chiarot, ma non più giovane

Non parliamo di qualità e capacità gestionali; e neppure di quelle artistiche che Lissner ha e Chiarot no. Nè ci metteremo in questo caso a difendere Chiarot al quale, per i nostri comuni trascorsi,  abbiamo tante colpe da attribuire.  Passiamo sopra vecchie ruggini, anche se non del tutto ancora sopite, ora che il destino ha voluto che lo mandassero a casa da Firenze, senza che avesse colpa alcuna per il suo operato al vertice del Maggio fiorentino; esattamente come  in altra occasione lui  ebbe a fare con noi, che non avevamo colpa alcuna e che anzi, per la nostra proficua collaborazione  decennale come 'consulente artistico' del Concerto di Capodanno della Fenice, meritavamo solo ringraziamenti ed apprezzamento. Chi la fa l'aspetti, ci viene da dire!

 Nel caso di Lissner e Chiarot parliamo solo di età. Nardella, in combina con Nastasi, ora tornato a comandare, fece dimettere Chiarot, al quale gli uffici ministeriali, dietro suggerimento di Nardella, il grande 'sfasciatore' fiorentino, aveva negato la riconferma per sopraggiunti limiti di età: a dicembre compirà 67 anni.

Pereira che di anni ne ha ben più di 67 - quanti ne ha Chiarot - lasciata la Scala, viene scritturato a Firenze dalla stessa coppia, Nardella-Nastasi, dopo aver provocato un vero terremoto, con le doppie immediate dimissioni di Chiarot e Luisi.

 Ora a Napoli verrà sicuramente nominato da Franceschini Lissner , che di Chiarot ha solo quaranta giorni  meno, quanto ad età: Chiarot è nato a metà dicembre del '52, mentre Lissner nella seconda metà di gennaio del '53.

 C'è da temere che Nastasi, protettore della Purchia, ora tornato al Ministero, faccia valere la stessa logica  esibita con Chiarot, inibendo la nomina di Lissner, per sopraggiunti limiti di età? Intanto, ha messo le mani avanti il direttore musicale, Jurai Valchuha dichiarandosi non più disponibile  a colloborare con il nuovo vertice. Napoli come Firenze. 

E potremmo dire anche. come Milano, dove Chailly non resterà un giorno di più dopo l'arrivo di Meyer, allo scadere del suo mandato; e dove già la 'divina', Cecilia Bartoli, per solidarietà con Pereira,  licenziato da Milano, ha cancellato tutti i suoi impegni.

 Da lui e dal suo ministro c'è da attendersi tutto. Del resto  il settantenne Pereira è stato chiamato a Firenze proprio da Nastasi, laddove Chiarot non è stato confermato perchè di anni ne ha quasi 67.

 E a Napoli il ministero opporrà lo stesso veto su Lissner, causa età, visto che Nastasi non è mai andato d'accordo con De Magistris, fin dai tempi della nomina della Purchia?

 Capite bene a cosa siamo ridotti: un alto burocrate ministeriale non va d'accordo con il sindaco di una grande città e molte delle rispettive decisioni discendono da questi  cattivi rapporti. 

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