sabato 5 ottobre 2019

Gli organi a canne del Duomo di MIlano. Storia ( di Emanuele Vianelli, organista titolare del Duomo di Milano)

1395 – Il 18 luglio è affidato a FRA’ MARTINO DE’ STREMIDI l’incarico di costruire un organo all’interno della sacrestia settentrionale. Per le funzioni celebrate all’altare maggiore si utilizzava un organetto.
1449 – L’organo di FRA’ MARTINO DE’ STREMIDI è trasferito sulla parete rivolta verso il transetto, sempre a settentrione.
1463 – FRANCESCO SFORZA contribuisce personalmente a pagare un nuovo organo da collocare sul braccio meridionale del transetto. L’organaro, il tedesco BERNARDO D’ALLEMAGNA, chiede come compenso extra “sei carri di vino”. Il nuovo strumento, inaugurato nel 1466, non soddisfa la commissione collaudatrice, innescando una querelle per il pagamento, che finì dinanzi al Magistrato Podestà di Milano.
1490 – restauro e parziale rifacimento dell’organo settentrionale, da parte di BARTOLOMEO ANTEGNATI.
1508 – restauro dell’organo meridionale da parte di LEONARDO D’ALLEMAGNA.
1540 – Inizio delle trattative con GIAN GIACOMO ANTEGNATI per la ricostruzione dell’organo settentrionale. Nel 1550 quest’organo è trasferito all’attuale collocazione in presbiterio. Le ante sono dipinte da GIUSEPPE MEDA.
1579-1590 – Trattative e costruzione del nuoovo organo meridionale da parte di CRISTOFORO VALVASSORI. Costruzione della nuova cassa, simmetrica a quella dell’organo Antegnati.
1600-1800 – Si susseguono opere di manutenzione e restauro ad entrambi gli organi da parte di MICHELANCELO VALVASSORI, CARLO PRATI, ANTONIO BRUNELLI, GIOVANNI PAOLO BINAGHI, GIOVANNI ANTONIO BOSSI, GIOVANNI BRUNELLI, ROCCO BINAGHI, ANGELO e ANTONIO BOSSI.
1825 – Rifacimento dell’organo meridionale da parte di EUGENIO BIROLDI.
1842 – Rifacimento dell’organo settentrionale da parte dei Fratelli SERASSI.
1876 – Rifacimento dell’organo meridionale da parte di PIETRO e LUIGI BERNASCONI. Aggiunta dell’Organo Eco.
1905-1907 – Rifacimento di entrambi gli organi, da parte di VINCENZO MASCIONI. Si creano due organi gemelli, ciascuno di 31 registri, a trasmissione pneumatico-tubolare. Viene curiosamente mantenuta la base fonica di 24 piedi.
1937-1938 – Il Presidente del Consiglio BENITO MUSSOLINI dona l’attuale organo monumentale, con la clausola “autarchica” che lo strumento sia costruito esclusivamente con materiali italiani e dai migliori organari nostrani, in spirito di collaborazione. Partecipano al progetto i BALBIANI-VEGEZZI-BOSSI di Milano, i MASCIONI di Cuvio e iTAMBURINI di Crema. I primi abbandonano l’impresa, ritenendo artisticamente scorretto che uno strumento così importante sia costruito assemblando tecniche organarie ed estetiche foniche differenti. L’organo, portato così a termine dai soli MASCIONI e TAMBURINI, consta di 5 manuali, 2 consolle, 180 registri sonori, 15.350 canne e sette corpi d’organo “sparsi” nel transetto.
1965 – 66 – A causa degli restauri urgenti ai piloni del tiburio, gli organi vengono integralmente smontati. Si costruisce un nuovo organo corale Tamburini (1968), a trasmissione meccanica e 16 registri. Lo strumento, trasportabile, è collocato di volta in volta nei diversi punti della zona absidale lasciati liberi dal cantiere.
1984-1986 – La sola ditta TAMBURINI di Crema rimonta i grandi organi, parzialmente aggiornati nella fonica e, soprattutto, radunati integralmente nell’abside, costruendo due nuove casse. Con l’occasione si ripristinano anche le due tastiere collocate sulle due antiche cantorie, consentendo i1 recupero del dialogo a “organi battenti”. Una nuova consolle a tre manuali, a sinistra dell’altare maggiore, consente inoltre di poter usufruire dei due organi collocati nelle casse antiche, di una sezione dell’organo positivo e dell’organo corale Tamburini (quest’ultimo dotato di doppia trasmissione, meccanica ed elettrica). In questo modo, parte dei grandi organi è utilizzabile per l’accompagnamento della Cappella Musicale, che normalmente canta nell’apposito spazio ricavato nel transetto.
1999-2000 – In occasione del grande Giubileo, gli organi vengono sottoposti a un radicale intervento di pulitura e riaccordatura.

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