Lissner sbarca a Napoli, una città che ha nel cuore e che ha visistato spesso - l'ultima volta pochi giorni fa - per dirigere un teatro che è fra i più gloriosi del melodramma, più glorioso della stessa Scala, della quale è anche più antico, il Teatro San Carlo, per la cui sovrintendenza s'era fatto anche il nome di Paolo Pinamonti attuale direttore artistico (con una soluzione che sarebbe stata simile a quella veneziana, dove Ortombina, dopo l'uscita di Chiarot, ha sommato al suo incarico di direttore artistico quello di sovrintendente), con Rosanna Purchia sovrintendente.
Il CdI, su proposta di De Magistris ha votato all'unanimità Lissner come successore della Purchia, a partire dal prossimo marzo. Lissner deve assicurare il San carlo che svolgerà anche il compito di direttore artistico, come del resto ha fatto anche alla Scala; ed a Parigi, dove non era sovrintendente bensì direttore artistico.
Lissner chiederà sicuramente - ed otterrà- il massimo del cachet consentito, cioè 240.000 Euro annui, facendo anche il direttore artistico farà risparmiare al teatro: pagheranno uno, un pò di più, ma avranno due. Avvalendosi del supporto della segreteria artistica che c'è in ogni teatro, anche quando c'è un direttore artistico.
Lo abbiamo sottolineato tante volte. Perfino l'Accademia di Santa Cecilia, affidata per i vertici a musicisti pratici del mestiere, ha una direzione artistica affollatissima e, di conseguenza, anche costosissima. C'è un sovrintendente, dall'Ongaro, che è compositore - affermato, soi disant - c'è un direttore musicale, Pappano, che cura 'in esclusiva' tutte le sue presenze ( ed ha all'interno dello staff dell'Accademia chi lavora quasi esclusivamente per lui); c'è un segretario artistico, Bucarelli, e poi c'è anche un collaboratore del segretario artistico, Nicoletti Altimari, oltre ai relativi uffici, non certo sguarniti. Dunque perchè pagare per un lavoro da musicisti, tanti musicisti come se quelli più in alto grado non ne fossero capaci?
La soluzione di un Sovrintendente che si occupa anche della direzione artistica è perciò più economica e, dove funziona, anche più efficace - come sperano di ottenere a Napoli.
Che farà Purchia, che farà Pinamonti? Tanti auguri!
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