giovedì 3 ottobre 2019

Teodor Currentzis. Il rivoluzionario direttore d'orchestra residente a Perm depone le armi

E' curioso che le prime notizie della singolare  condizione in cui  viveva e agiva  a Perm, Siberia, l'Orchestra MusicAeterna con il suo direttore, greco di origine, 47 anni, eccentrico diciamolo pure, osannato più dai media che dai colleghi,  siano giunti nell'Europa occidentale negli stessi mesi in cui, ad esempio, Santa Cecilia, Roma, decideva di cambiare i giorni dei suoi concerti, raggruppandoli, con questa motivazione: i direttori non possono venire a Roma per dirigere la nostra orchestra a fine settimana il sabato, poi restare inattivi, la domenica,  e riprendere il lunedì.

Siccome i direttori del grande giro (ma Currentzis non è tra questi) non hanno tempo da perdere, se Roma vuole averli deve adeguarsi. perchè i più richiesti non solo non hanno tempo di  stare un giorno in più sfaccendati in una grande capitale, ma oggi lavorano a ritmi impressionanti: una sera a Londra e quella seguente a San Pietroburgo - tanto per fare un esempio di cui fummo anni fa testimoni diretti, riguardo a Gergiev. Questo vale anche per noti cantanti, con quali risultati potete immaginare. molti soldi, ma carriera  di breve durata e voce  presto sfibrata.

 Perchè la coincidenza risultava assai curiosa? Perchè a Perm, il rivoluzionario Currentzis aveva messo su un 'organizzazione - finanziata ovviamente, altrimenti non sarebbe stato possibile - che ha fatto' rinascere' culturalmente, quella cittadina 'sottozero': essa prevedeva che l'orchestra risiedesse lì; addirittura, che i suoi membri convivessero ventiquattrore su ventiquattro e fossero instancabilmente votati a coltivare la bellezza, al punto da sacrificare ogni altro interesse per raggiungere risultati di coesione, di qualità  che altrimenti non si sarebbero potuti raggiungere.

 Va da sè che un tale lavoro certosino protratto senza limiti nel tempo, fino al raggiungimento di  certi risultati, è sinonimo di qualità. Non c'è che dire. E nel caso specifico, anche l'influenza del direttore stabile, non può non evidenziarsi.

Che poi Currentzis sia anche un rivoluzionario nella interpretazione, come lo è nel look -  tutti quelli che in qualunque settore dello spettacolo ritengono di doversi mascherare o vestire eccentricamente, per  un pizzico di successo in più, non hanno mai incontrato la nostra simpatia - è da vedere. Nelle sue interpretazioni non si può non vedere un suono di grande qualità e tenuta, un certo 'vitalismo'  ormai generalizzato, ed anche qualche idea interessante. Ma non abbiamo ancora assistito - quantomeno fino ad ora - alla nascita di un nuovo grande interprete.  Meteore come lui - altre ne  sono passate nel cielo luminosissime, spesso velocissime -  si sono spente con altrettanta velocità, come nel caso del regista americano Peter Sellars che Currentzis cerca di riportare in auge , ma che da tempo è tornato nel cono d'ombra dei rivoluzionari finti.

 L'ultima novità riguardante Currentzis riguarda l'affossamento del suo esperimento a Perm. Mancheranno i finanziamenti e lui, non potendo proseguire, ha deciso di sloggiare. Per impiantare il medesimo esperimento altrove in Europa? E chi glieli dà i soldi? La 'vecchia' Europa ha mandato a monte, senza scrupoli, esperimenti eccelsi di orchestre di giovani: pensiamo alla Mozart, ma anche alla EUYO che stava rischiando grosso solo qualche anno fa, ed è stata salvata per l'intervento illuminato del governo italiano 
(Franceschini, pro Ferrara) e della Rai.
Ma in nessun angolo di terra europea, Currentzis può contare di rifondare una nuova seconda Perm.
Allora che farà?

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