mercoledì 9 ottobre 2019

Nomine all'Auditorium. Virginia risparmia a Roma un ulteriore disastro

Quando ci era parso di capire che i giochi per il rinnovo dei vertici dell'Auditorium, erano più o meno fatti - Sinibaldi al posto di Regina, Dosàl riconfermato e la consigliera Caltagirone sostituita con un altro nome - ecco che leggiamo l'esatto contrario. Ieri sulle pagine di Repubblica.

 Adesso sembra che  Aurelio Regina possa restare l suo posto, nella carica di Presidente, e Dosàl che è quello che ha realizzato risultati impensabili, al momento della sua nomina, per chiamata internazionale, debba sloggiare. 
 Dosal in questi anni, nonostante le cassandre avessero profetizzato che con l'uscita di Fuortes l'Auditorium avrebbe vissuto un periodo di declino, ha superato i già buoni risultati raggiunti da Fuortes, come tutti gli riconoscono, noi compresi che al suo arrivo, leggendo il curriculum qualche dubbio l'avevamo espresso.

Il Vangelo ha ragione, verrebbe da dire, quando annuncia che ' la pietra che i costruttori avevano scartato è diventata pietra angolare'. Tradotto:  Dosàl a cui  nessuno faceva credito, s'è rivelato un buon amministratore, a capo dell'impresa culturale più importante d'Italia.

 Ora , dopo le critiche piovute da più parti sulla Sindaca che avrebbe pretesto nella sua chiamata, della durata di poco più di una settimana, che le candidature arrivassero attraverso una 'Pec' - il che voleva dire escludere, per principio, qualunque candidato non italiano - sembra che da sostituire ci sarebbe solo Dosàl. La sindaca evidentemente ama il rischio  e non si preoccupa dei risultati , se intende sostituire chi, nel primo round di governo all'Auditorium, è uscito vincitore. E per la sua sostituzione ora si fa il nome di Rosanna Purchia, scalzata dal Teatro San Carlo, da Stéphane Lissner, ex Scala ed ex Opéra di Parigi; mentre resta sempre in piedi  la candidatura di Marino Sinibaldi.

Quando sarebbe meglio lasciare Dosàl al suo posto, per un altro mandato,  e sostituire Aurelio Regina. Ma forse la Raggi non ci capisce una mazza e  continua a infierire sulla città che governa e che in soli tre anni ha già ridotto un cumulo di macerie in ogni campo ed in ogni senso: immondizia,trasporti, viabilità bucata,verde incolto ecc...
La continua giravolta ai posti di comando delle municipalizzate e simili dovrebbe consigliare alla sindaca di non avventurarsi  sempre in nuove nomine, specialmente quando si tratta di settore che non conosce e non capisce, visto che non ne ha indovinata una.

Con ciò non vogliamo impedirle di recarsi  alle 'prime' del Teatro dell'Opera e sfilare a fianco del sovrintendente Fuortes, con il quale ha stabilito un sodalizio inossidabile, vestita da gran sera.

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