Ogni giorno da Napoli e dai centri della provincia partono diecimila paia di scarpe per i grandi brand internazionali che conoscono e apprezzano l'affidabilità degli artigiani napoletani». Così Carlo Casillo presidente della sezione moda e design dell'Unione Industriali di Napoli lancia la due giorni del Congresso Mondiale delle calzature che riunisce a Palazzo Reale oltre 300 partecipanti, provenienti da 15 Paesi del mondo, dall'Europa ma anche da Cina, Corea, Sudamerica, Canada, Usa e Russia.
«Digitalizzazione e sosteniblità» i temi al centro del congresso, organizzato dalla Confederazione Europea della Calzatura (Cec), con otto tavole rotonde con 35 relatori e dove domani è atteso il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. La scelta di portare l'evento in Italia non è casuale. Con 4.708 calzaturifici, il Paese è il primo produttore europeo di calzature e la Campania rappresenta una delle nove in Europa con il maggior numero di dipendenti nella produzione di calzature e prodotti in pelle. La Campania, con 390 calzaturifici e produttori di calzature a mano e su misura, è la quarta su territorio nazionale per numero di aziende e quinta per numero di addetti, 6.461, come emerge dai dati 2017.
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