L'uscita di un tale, che di nome fa Giacomo Loprieno, a capo di un'orchesra raccogliticcia scritturata per insonorizzare dal vivo il cartone Frozen per la gioia dei bimbi, in questo Natale a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica, non poteva essere più infelice ed anche meschina. Perchè egli ha voluto vendicarsi del rumoreggiare che gli oltre duemila bambini accompagnati, facevano nella Sala Santa Cecilia, dopo aver pagato un biglietto dai 30 ai 40 Euro, alla fine del cosiddetto 'cineconcerto'.
Niente di tanto particolare - un film con la musica eseguita dal vivo - ma quanto basta per spillare soldi ai poveri genitori costretti a portarci i figli a rivedere per l'ennesima volta l'amato cartone, ma questa volta con la musica eseguita sotto lo schermo sul quale veniva proiettato il film d'animazione. Resta inteso che della musica soprattutto ai più piccoli importava proprio nulla, e neppure dello spettacolo aggiunto dei musicisti schierati sul palco, in semioscurità. Loro guardavano estasiati il cartone e basta.
Verso la fine i bambini hanno cominciato a dare segni di impazienza e interessati - i genitori più dei piccoli - a guadagnare subito l'uscita, per non trovarsi imbottigliati nella folla, già da quelle scalinate anguste ed inadatte, devono aver disturbato il manovratore il quale ha reagito meschinamente, avventandosi come un mostro sui bambini: 'comunque Babbo Natale non esiste. Bello str...
A scanso di equivoci, non chiamate direttore d'orchestra uno che ogni tanto si mette davanti ad un orchestra e gesticola. Il direttore d'orchestra è quello che di mestiere fa il direttore. Fate caso, anche al prossimo festival di Sanremo, a tutti coloro che il bravo presentatore invoca chiamandoli per nome. dirige l'orchestra tizio e caio. Gente sconosciuta, in tutta evidenza incapace in molti casi, che se uno li guarda si mette le mani nei capelli.
Il Loprieno che certamente non ha ancora mai avuto un momento di celebrità e forse mai lo avrà, il momento di celebrità se lo è preso da solo, sparando all'indirizzo dei poveri innocenti e sfruttati all'occasione, bambini quella idiozia. Prontamente sostituito. Ma forse non avrebbe dovuto neanche essere scritturato, ma per un orchestrina basta un cosiddetto direttore, uno qualunque.
Che la direzione d'orchestra sia un mestiere difficile, che non si può improvvisare prendendo una bacchetta in mano e mettendosi davanti ad un complesso strumentale lo ha dimostrato anche un servizio andato in onda ieri su Rai News 24, dedicato al musicista italiano 'amato da Obama'. Si tratta di un romano, giovane, capelli lunghi, di una celebre dinastia di 'pianofortai' romani , i Ciampi, lui di nome fa Gabriele - come gli Alfonsi ed i Castrianni noti ed aristocratici artigiani del pianoforte - il quale, alla viglia di un concerto natalizio a Roma è stato ripreso mentre dirige musica 'sua' con una 'sua' orchestra. La solita storia. Tralasciamo il panegirico, quasi fosse la reincarnazione di Beethoven, ma questo giovane - a dispetto della passione di Obama per lui - non sa dirigere. Se vi capita di navigare in rete, cercatene qualche video, vi confermerete nella nostra medesima opinione. La sua musica, poi, può andar bene per accompagnare un film - ma anche in questo campo esistono fuoriclasse - o per fare un omaggio a Papa Bergoglio, che come si sa in fatto di musica non fa distinzione fra la Nona di Beethoven e Fin che la barca va ;ma in ogni caso manca di peso specifico, ed è assolutamente dozzinale.
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