giovedì 15 dicembre 2016

L'Archivio storico Ricordi digitalizzato e in rete. Intanto figurini: bozzetti di scena e costumi.13.000 pezzi

Sono trascorsi oltre vent'anni (1994) da quando Casa Ricordi fu acquistata da Bertelsmann, un acquisto che non suscitò, AD ECCEZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI,  la benché minima protesta per un pezzo della storia italiana svenduto ai tedeschi (la lezione di oggi riguardo a Vivendi che intende scalare Mediaset fa capire che l'interesse per l'azienda di comunicazione italiana  è molto superiore a quella per l'industria musicale).
Dopo vent'anni Bertelsmann fa sapere che la prima tappa per la digitalizzazione dell'immenso preziosissimo patrimonio di Ricordi è stato digitalizzato ed è accessibile attraverso il portale: www.archivioricordi.com

Si tratta solo del primo passo che include  bozzetti di scene e costumi ed anche le disposizioni di scena, preziosissime anche queste, che rappresentano un abbozzo di quella scienza, così definita, a ragione o a torto, regia, e che troppe volte non aiuta, ma reca danno alle opere stesse ed alle volontà degli autori, sorpassando nel peso la stessa musica e la direzione musicale.
 Il secondo passo, forse tra vent'anni, includerà anche le partiture, la corrispondenza e tutta la documentazione inerente la storia dell'opera, così come l'ha fatta Casa Ricordi in oltre due secoli di attività editoriale ( a significare tale peso, nei giorni scorsi in Piazza della Scala, è stata inaugurata una statua di Giulio Ricordi).

Se si guarda ad analoghi archivi, naturalmente meno ricchi, di alcuni teatri del nostro paese, si constata che da molti anni i rispettivi depositi sono stati digitalizzati. Pensiamo all'Opera di Roma, per conoscenza diretta. Ma non è l'unico caso.
Perchè allora Bertelsmann per la Ricordi ci ha messo tanto per iniziare? Perchè Bertelsmann ragiona da industriale e non da conservatore e depositario di un prezioso tesoro. A differenza dei teatri,  Bertelsmann, in ogni operazione, guarda innanzitutto ai benefici economici che gli possono derivare da una certa operazione che ha, naturalmente, dei costi. E forse la scelta di cominciare con i figurini  è frutto di tale logica:  il loro utilizzo, anche se non sappiamo in che quantità, recherà profitti alla Bertelsmann.
 C'è qualcosa che emerge da tale messe di figurini  messi a  disposizione per la consultazione in rete. E cioè che in ogni epoca l'ambientazione delle singole opere  risente di ciò che nei vari campi  si andava sviluppando, e ciò vale sia per le scene ( influenzate dalle varie correnti artistiche) che per i costumi, per effetto della moda.
 E questo  serve a dire che  nel tempo l'opera come la voleva, ad esempio Verdi, non è stata sempre la stessa. E di questo dobbiamo farcene tutti una ragione.

Nessun commento:

Posta un commento