Violenza giovanile: l’allarmante diffusione dell’uso del coltello tra i minori. ANPE: “Serve una svolta culturale ed educativa”
In Italia, si sta assistendo a un’escalation di violenza tra i giovani, che trova il suo simbolo più inquietante e diffuso nel coltello: un’arma sempre più presente tra adolescenti e sempre più spesso utilizzata per risolvere diverbi e conflitti. Gli ultimi episodi di cronaca nera, in cui minori sono stati protagonisti e vittime di accoltellamenti, hanno scioccato l’opinione pubblica, evidenziando un fenomeno che non può più essere ignorato. Alla base di questa deriva si trovano un profondo disagio sociale e una grave mancanza di strumenti emotivi, che spingono i ragazzi a scelte drammatiche per risolvere incomprensioni o frustrazioni.
In molte storie di violenza giovanile, emerge il ritratto di adolescenti che, purtroppo, ricorrono alle armi come unica risposta alla loro incapacità di gestire emozioni negative e conflitti. Questi episodi apparentemente inspiegabili rivelano un malessere diffuso e complesso, che coinvolge ogni strato della società e affonda le sue radici in una crisi educativa, familiare e sociale e che richiede un approccio sistemico in cui siano previsti interventi educativi e non solo repressivi. A chiedere un cambio di rotta c’è ANPE, l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani, da sempre impegnata nel promuovere il benessere giovanile attraverso l’educazione e il sostegno pedagogico...
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