martedì 12 novembre 2024

Fondazione lirica Petruzzelli: Chi succederà a Biscardi. Impazza il totonomi ( da La Gazzetta del Mezzogiorno, di Ninni Perchiazzi)

 Teatro Petruzzelli, si apre la corsa alla successione di Massimo Biscardi per la guida dell’Ente Lirico. Alla Fondazione, dopo la notizia dell’imminente, prestigioso, approdo del sovrintendente alla presidenza nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, da un paio di settimane è già tempo di totonomine - tra autocandidature, indicazioni politiche e quant’altro -, ma sullo sfondo ci sono partite ben più importanti e delicate.

A partire dalla programmazione delle prossime stagioni del teatro che rischia di restare ostaggio della possibile impasse procedurale legata all’individuazione del nuovo sovrintendente e del relativo consiglio d’indirizzo. Ma andiamo per gradi.

Biscardi entrerà in servizio a Santa Cecilia presumibilmente a marzo, ma reciderà il cordone ombelicale con l’esperienza barese entro il 20 febbraio, nonostante il suo mandato scada a fine giugno 2025 al pari dell’attuale consiglio di indirizzo. Quindi, tecnicamente, quest’ultimo dovrebbe nominare un sovrintendente dal primo marzo al 30 giugno 2025.

Due le opzioni in campo. La prima: individuare un traghettatore in vista delle successive nomine relative al quinquennio 2025-2030. La seconda: scegliere sin da subito la figura del nuovo soprintendente, in ogni caso chiamato ad operare con l’attuale consiglio di indirizzo, come detto in scadenza a giugno. In entrambi i casi, il rischio potrebbe rivelarsi una limitata operatività che alla fine andrebbe ad incidere su piani e programmi futuri dell’Ente Lirico, oggettivamente chiamato a pianificare con largo anticipo l’attività.

Com’è noto in consiglio di indirizzo siedono due membri nominati dal ministero della Cultura, il sindaco di Bari, più due postazioni di sua nomina e una di competenza della Regione.

La palla passa così in mano al sindaco Vito Leccese, che già nei giorni scorsi, con l’assessore alle Culture, Paola Romano, ha incontrato lo stesso sovrintendente, anche al fine di pianificare il da farsi. Il primo cittadino, con la necessaria condivisione del governatore regionale Michele Emiliano - Comune e Regione sono gli enti che mettono più soldi nella Fondazione - è chiamato ad individuare in tempi relativamente brevi una figura di spicco da proporre al ministro della Cultura, in grado di proseguire sulla falsariga della strada tracciata da Biscardi e da una squadra, quella interna della Fondazione, ormai già rodata e ben amalgamata.

L’obiettivo è evitare una sorta di balcanizzazione della Fondazione, con scontri politici e immancabili giochi di potere che, in passato proprio prima dell’avvento di Biscardi, hanno spinto l’Ente lirico sull’orlo del precipizio, con tanto di scandali giudiziari, bilancio in rosso e mala gestione. È importante quindi procedere con la politica della condivisione tra le parti politiche in modo da proseguire il lavoro che ha portato lo storico teatro barese ad avere conti in ordine e a riacquistare credibilità e un’immagine spendibile anche all’estero.

Come detto, è partito il toto-sovrintendente. Voci di corridoio e rumors rivelano probabili nomination, aspirazioni e candidature: dalla direttrice d'orchestra e pianista, Gianna Fratta, socio di maggioranza della Camerata musicale, alla consigliera d’indirizzo della Fondazione, Sara Allegretta, passando per Andrea Cigni, direttore artistico del teatro Ponchielli di Cremona e Alberto Triola, già direttore artistico del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e della ella Fondazione Arturo Toscanini di Parma.

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