E' stato nominato l'altroieri, anche se ne era al corrente da prima dell'estate, quando, in previsione dello sbarco al Festival Milano-torinese aveva lasciato il Festival di Torre del Lago, con gesto di grave irresponsabilità, come abbiamo detto altre volte, Giorgio Battistelli.
E alla prima uscita, gioca a chi le spara più grosse: il progetto centrale per le prossime due edizioni del festival, oltre ad una Turandot per omaggiare Puccini, per ragazzi che naturalmente non fa notizia o ne fa poca) sarà la celebrazione, unendoli, di due mondi apparentemente lontani: sport e musica; anzi calcio e musica e più precisamente le quattro squadre delle due città messe in musica, a due a due: Juventus-Inter per il 2024 e Milano-Torino per il 2025. Intanto i compositori incaricati per il primo incontro saranno Carlo Crivelli (Juventus) e Fabio Vacchi (Inter). Si presuppone che Crivelli sia tifoso della Juve e Vacchi dell'Inter, altrimenti scriverebbero contronatura oltre che contro voglia o mimetizzandosi nelle truppe facinorose degli Ultrà delle opposte tifoserie:
" Quattro spettacoli di musica e calcio affidati ad altrettanti compositori dei nostri tempi. Ciascuno a confronto con un filmato di montaggio su grande schermo che ricapitolerà 50 anni di gioco e tifoserie ma anche di storia e cronaca del nostro Paese. Calcio e lirica hanno in comune più di quanto si creda. Entrambi nascono come spettacoli popolari, basati su grandi passioni e fan agguerriti.
Non abbiamo deciso dove andranno in scena, ma mi piacerebbe che per una volta gli ultras delle squadre arrivassero alla Scala per ascoltare su uno sfondo inedito qualcosa di mai sentito che li riguarda nel profondo. Mettere in connessione due realtà così lontane sarebbe una conquista culturale".
Innanzitutto ci permettiamo di dire che sarebbe meglio che gli ultras , nessuno di loro, entrassero alla Scala o in altro teatro: primo perchè si annoierebbero - gli ultras solo Battistelli finge di non sapere di che razza sono; seconodo perchè sarebbero capaci di far disastri anche in teatro, come fanno quasi sempre negli stadi, dentro e fuori.
Poi non riusciamo a capire che struttura e a quale genere appartengano queste calciopere, a meno che non si tratti di colonne sonore su filmati calcistici come molte volte fa anche Battistelli ( abbiamo ascoltato l'altro ieri il suo L'Imbalsamatore che è proprio di questo genere) e che Carlo Crivelli pratica da sempre, avendo lavorato a lungo con Bellocchio, e non solo con lui.
E poi questa di Battistelli, non è affatto una sua invenzione. Molti anni fa, per una stagione estiva nella cavea dell'Auditorium organizzata da Musica per Roma e Accademi Filarmonica, il suo sodale ed amico Marcello Panni e Luis Bacalov scrissero un lavoro sul calcio 'Roma-Lazio' se non andiamo errati; anzi crediamo di averlo visto ed ascoltato, ma di cui non ricordiamo proprio nulla.
Ora un esperimento del genere può anche incuriosire, se all'interno di una stagione o rassegna, ma attribuirgli un peso dominante in un festival sta a dimostrare che Battistelli, pur di 'épater' non bada a spese, e supera ogni misura. La trovata battistelliana ci fa venire in mente una campagna pubblicitaria, della Agenzia Testa se ricordiamo bene, per una delle stagioni d'opera che ebbero luogo allo Stadio Olimpico di Roma (noi ricordiamo Turandot, diretta da Maazel) che sfruttava Puccini, accovacciato a bordo campo con il pallone fra le gambe. Curiosa ma niente più.
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Promemoria
Musica nel pallone ( Roma, Cavea Auditorium, luglio 2006)
Roma e Lazio, non in campo ma nella Cavea dell’Auditorium Parco della musica, per un insolito “derby musicale”. A organizzarlo è Musica per Roma in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana: una serata di immagini e filmati storici sulle due squadre messi a disposizione dalle Teche Rai, accompagnati da musiche originali proposte dal vivo in prima esecuzione assoluta da Luis Bacalov per la A. S. Roma e da Marcello Panni per la S. S. Lazio.
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