Non sappiamo a chi sia venuta l'idea di inserire in una serie di concerti striminzita - cinque in tutto - un concerto di tal fatta, se all'Accademia, che ha poi scritturato 'prezzemolo' Augias', o se direttamente al 'fine narratore da salotto'. Né, in verità, ci interessa saperlo. Notiamo solo che nella Cavea dell'Auditorium, dove c'è già una fila interminabile di serate d'altro genere e tenore, non si sentiva affatto il bisogno di accodarsi da parte dell'Accademia che ha altre finalità.
Ciò, ma non solo questo, fa capire quale grande crisi di idee e progettualità attraversi l'Accademia guidata da dall'Ongaro, che perfino in un anno sconvolto dalla pandemia e segnato dall'inattività, non ha trovato di meglio da proporre che anche una serata dedicata alle canzoni che hanno fatto l'Italia, in una stagioncina che non brilla neanche per gli altri concerti. ( P.A.)
Orchestra, Coro e Voci Bianche
dell'Accademia di Santa Cecilia
I canti che hanno fatto l’Italia
dall’Indipendenza all’Unità fino alla Grande Guerra
trascrizioni di Raffaele Gervasio
interventi di Corrado Augias
Prima del 1848
Introduzione (Mosè – Donna Caritea – Marcia Reale)
La Prima Guerra d’Indipendenza
Invito alle Armi (O giovani ardenti – Invito alle armi – Ai Lombardi…)
Addio mia bella addio (Addio…- Suoni la tromba…)
Il Tricolore (I tre colori – La bandiera)
Inno di Mameli
La Seconda Guerra d’Indipendenza – Le cinque giornate e i Mille
La Bella Gigogin (Daghela avanti un passo)
Inno di Garibaldi
Roma Capitale
I Bersaglieri (Marcia – Flick Flock – La Corsa – Variazioni)
Dopo il ‘70
Il Varietà (Totonno – È Bersagliere – Flick – ‘O Surdato ‘nnammurato)
La grande guerra
Quel lungo treno che andava al confine (La Tradotta – La rivista – Quel mazzolin – Monte Canino)
Ta Pum (Ta pum – Bombardano)
Preghiera di Pace (L’è ben – A plan – Ai preat la biele stele)
Montenero (E Cadorna – Montenero)
Stellette in retrovia
Sul Grappa (La canzone del Grappa – E tu …)
La Leggenda del Piave
La Campana di San Giusto
***********
RAFFAELE GERVASIO (Bari 1910 – Roma 1994) è un compositore del Novecento attivo nei molteplici ambiti della musica pura e di quella applicata.
Dopo gli studi musicali in Violino e in Composizione, compiuti tra Bari, Pesaro, Firenze e Roma, Gervasio si trasferisce nella capitale dove, dal 1940, comincia a collaborare, come compositore e consulente generale prima e direttore musicale poi, con la INCOM – Industrie Cortometraggi Milano per la quale sonorizza, con musiche originali o di repertorio, centinaia di documentari e cinegiornali. Contemporaneamente scrive musiche per spettacoli teatrali e film, tra cui lo spettacolo divenuto poi film Carosello Napoletano, terze pagine radiofoniche, musiche di repertorio e sigle per la RAI – Radiotelevisione Italiana S.p.A., e in occasione delle celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, un album con due long playing dal titolo I Canti che hanno fatto l’Italia, con musiche originali, trascrizioni e rielaborazioni dirette da Franco Ferrara, lavoro scelto dalla RAI per l’inaugurazione delle trasmissioni del secondo canale televisivo, nel 1961.
Nessun commento:
Posta un commento