Dopo le polemiche innescate dalle presunte ingerenze di De Luca nelle scelte degli ospiti del Ravello Festival,Roberto Saviano ha fatto sapere che non parteciperà all’evento. Le scelte della Regione hanno anche spinto l’intellettuale Antonio Scurati, da poche settimane alla guida della Fondazione Ravello, a dimettersi asserendo che in pochi giorni ha dovuto constatare la mancanza di rispetto della libertà intellettuale e l‘ignoranza dei valori della cultura da parte dei soci fondatori della Fondazione.
“Vincenzo De Luca blocca la mia presenza al Ravello Festival. Nessun problema, don Vicié, non ci sarò. Arripigliateve tutt’ chell che è o vuost…”. Così si è espresso l’autore di Gomorra in un video in cui denuncia che il Presidente campano avrebbe bloccato la sua partecipazione come ospite all’iniziativa.
“Mi sono immaginato De Luca che riceve l’elenco degli ospiti e vede il mio nome comparire gli ultimi giorni di agosto“, ha esordito Saviano che, imitando l’ex sindaco di Salerno, ha continuato: “‘Ah, e qua ci sta Roberto Saviano. E come si è permesso Scurati d’invitarlo. A casa mia, Roberto Saviano. Non esiste proprio, va cancellato‘”.
Dopo averlo definito “don Vincenzo lo sceriffo“, l’ha accusato di considerare la Campania una sua proprietà e il suo regno. L’autore ha quindi spiegato la vicenda raccontando di essere stato invitato al Festival di Ravello e che la sua partecipazione sarebbe stata a titolo gratuito.
Questo ciò che secondo lui ha pensato De Luca: “Se non è amico mio, e allora è amico tuo, non puoi usare il Festival per invitare i tuoi amici‘”. Cosa che lo ha spinto a ribadire che non andrà all’evento, “che ancora una volta poteva essere meraviglioso e invece è stato condizionato dalle consorterie“.
II riferimento di Saviano sono alle affermazioni del governatore che, pur non citando mai l’iniziativa in questione, aveva spiegato che gli eventi che si organizzano devono essere coerenti con la natura dei Festival che si fanno o delle fondazioni. Per il presidente della Giunta regionale non devono infatti essere segnati da conflitti di interesse da parte di chi li propone e tutto ciò che finanzia la Regione Campania “non deve essere per nessuno un’occasione per promuovere un sistema di relazioni personali o per passare qualche giornata di ferie a spese della Regione“.
Il caso Saviano ha scatenato diverse reazioni nel mondo della politica. Prima tra tutte quella del segretario dem Enrico Letta che si è schierato contro De Luca: “Aspetto Roberto Saviano e Antonio Scurati alla prossima Festa Nazionale del Pd. Invito permanente“.
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Le reazioni anche dure del segretario dem Enrico Letta non bastano più, serve agire e presto ( P.A.)
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