giovedì 24 giugno 2021

Draghi risponde in Senato sul ddl Zan. I vedovi e le vedove inconsolati di Conte 2 registrano una ulteriore smentita

 A proposito della discriminazione. Mi soffermo sulla discussione di questi giorni in Senato, senza voler entrare nel merito della questione, "Senza entrare nel merito della discussione parlamentare, che il governo sta seguendo, questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo. Il nostro è uno stato laico, il Parlamento è sempre libero di discutere". Così il premier Mario Draghi nella replica in Aula al Senato, rispondendo sul ddl Zan al senatore del Pd, Alfieri, a proposito delle critiche sollevate dal Vaticano al Ddl contro l'omofobia.

"Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per rispettare gli impegni internazionali, tra cui il Concordato. Ci sono i controlli preventivi nelle commissioni e poi i controlli successivi della Corte Costituzionale" aggiunge il premier.

Cito una sentenza della Corte Costituzionale: 'La laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, è tutela del pluralismo e della diversità'" sottolinea Draghi.

"Ieri l'Italia ha sottoscritto insieme ad altri 16 paesi europei una dichiarazione comune in cui si esprime preoccupazione sugli articoli di legge dell'Ungheria che discriminano in base all'orientamento sessuale" afferma, concludendo il suo ragionamento su omofobia e Ddl Zan.

 

Il Pd, secondo quanto si apprende, ha chiesto nel corso della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama di calendarizzare il ddl Zan nell'aula del Senato la settimana del 13 luglio. 


Non c'è unanimità tra i capigruppo del Senato sul calendario dei lavori, in particolare sul ddl Zan. Pd, Italia Viva, Leu e Cinquestelle hanno chiesto di calendarizzare la legge nella settimana del 13 luglio, mentre il centrodestra ha chiesto di sospenderne l'esame in commissione Giustizia, in attesa del parere dell'Affari costituzionali dopo le proteste del Vaticano. A questo punto sarà l'aula del Senato a decidere con un voto sul calendario previsto il 6 luglio.


"Alcune forze politiche stanno bloccando" al Senato la calendarizzazione del voto sul ddl Zan: "e questo politicamente non è giusto, e lo dico da cattolico". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato su Accordi e Disaccordi sul canale Nove. "Noi siamo uno stato laico e il Parlamento è sovrano e ha il diritto di approvare il Ddl Zan, e il M5S sostiene questo disegno di legge".

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