Il teatro “Rendano” di Cosenza avvia i lavori per l'apertura al pubblico della sua biblioteca e del suo archivio storico. Si sta procedendo, infatti, alla sistemazione degli spazi, dotati di arredi adeguati, utili ad accogliere un’ampia utenza e numerose attività. La biblioteca e l'archivio storico dedicato alla memoria e all’attività artistica del teatro di tradizione cittadino, sono frutto dell'impegno, paziente ed appassionato, di due musiciste e musicologhe – Maria Carmela Ranieri e Marilena Gallo – che, grazie al sostegno del maestro Lorenzo Parisi, già direttore artistico del Rendano, hanno portato avanti un minuzioso lavoro di ricerca, raccolta e catalogazione, durato più di cinque anni e volto a rendere fruibili al pubblico migliaia di documenti.
L’archivio storico documenta le diverse fasi della vita del teatro, dalla rinascita del 1966, che lo restituì ai cosentini in tutto il suo splendore, ai successi delle stagioni più recenti
Nati nel 2016, la biblioteca e l’archivio storico del teatro “Alfonso Rendano”, custodiscono i documenti di oltre cento anni di attività, presenti all’interno dell’unico teatro di tradizione della Calabria. Alle fotografie, ai video, ai libretti d’opera, ai programmi di sala (delle stagioni liriche, di prosa, di concerti di musica classica, sinfonica, operistica, jazz, operette, spettacoli di danza, con compagnie nazionali ed internazionali di danza classica e moderna, musical di compagnie nazionali) si affiancano documenti provenienti da donazioni di privati. Il patrimonio custodito consta di oltre 8.000 unità bibliografiche, di cui circa 4.000 fotografie. In corso è l’inserimento dei dati nell’Opac Sbn, il catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale promosso dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo). A dare impulso alla biblioteca e all'archivio storico del Teatro Rendano anche l'atto formale della giunta comunale proposto dell'Assessore alla Cultura di Palazzo dei Bruzi, Rosaria Succurro, con il quale è stato approvato un protocollo d'intesa tra il Comune di Cosenza e l'Associazione “La Fabbrica del Suono” che si occupa della gestione di Biblioteca ed archivio storico, successivamente sottoscritto tra il Settore cultura, rappresentato dal Dirigente Giuseppe Bruno e Maria Carmela Ranieri, Presidente dell'Associazione. Quello proposto dall'archivio storico del Rendano è un viaggio emozionante, nell’ambito del quale ciascun documento racconta un pezzo del vissuto artistico cittadino. L’ambizione è di farne un vero e proprio Museo del Teatro, capace di raccontarne in modo dinamico la storia. Questa importante casella della memoria e dell’identità è sì conservazione, ma presuppone soprattutto una nuova e creativa fruizione che passa attraverso il digitale.
La biblioteca
Con i suoi oltre tremilaquattrocento documenti (tanti sono quelli catalogati ad oggi) l’archivio storico del Rendano è, infatti, consultabile on-line sulla piattaforma SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale), in virtù di una convenzione con la Biblioteca Nazionale. La raccolta dell’archivio storico testimonia in particolare e con grande dovizia di fonti quanto accaduto al Rendano dal 1976, anno in cui ottenne il riconoscimento di teatro di tradizione. Una ‘lettura’ della storia del teatro non solo artistica in senso stretto, ma anche sociale.
Attualmente, tra i beni catalogati ed inventariati si contano 2964 fotografie, di cui 91 del Concorso “De Bonis”, 20 del Fondo Enzo Gentile, 63 del Fondo Pietro Tarsia; 115 volumi tra Didattica della Musica, Opera Lirica, Storia dell’Opera, Storia della Musica e Biografie. E, ancora, 115 Programmi di sala e libretti e 26 supporti tra dvd, vhs e cd. Tra gli obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto tra il Comune e l'Associazione “La Fabbrica del Suono” c'è anche quello di promuovere attività utili ad incrementare le presenze, la fruibilità, anche on line, dei beni; collaborare con altri enti locali ed associazioni; lavorare in accordo ed in sinergia con le agenzie educative e formative del territorio, nonché coinvolgere l’Università della Calabria per lavori di ricerca e studio; collegare la Biblioteca e l’archivio con altri Istituti di Cultura e/o Enti regionali del settore. L’intero lavoro offerto dall’associazione “La fabbrica del Suono” è messo a disposizione della città di Cosenza a titolo gratuito: sul Comune, infatti, non graverà alcun onere finanziario.
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