La prima edizione del festival Rossini Open, organizzato dal Teatro Rossini di Lugo di Romagna, si snoderà sulle tre settimane di fine estate, dal 26 agosto al 12 settembre, coinvolgendo oltre cento artisti in diciannove eventi, tutti open-air. Dall'ultima opera del compositore seicentesco Alessandro Stradella, Moro per Amore, diretta da Andrea De Carlo l'11 settembre con la regia Fabiano Pietrosanti, agli omaggi a Stravinsky, Piazzolla, Bottesini e Buscaglione. E poi la musica di Johann Sebastian Bach a fare da file rouge all'intera rassegna.
"Si allentano gli effetti della pandemia e gradualmente tutti i teatri del mondo riaprono con concerti e opere dal vivo: - ha spiegato Maurizio Roi, consulente artistico di Rossini Open - anche se il Teatro Rossini è ancora chiuso per il protrarsi dei lavori di ristrutturazione iniziati nel giugno del 2019 e rallentati dall'emergenza sanitaria". Ecco dunque nascere Rossini Open, "Dal teatro... fuori uscendo", che parafrasa un celebre verso rossiniano ("dalla bocca fuori uscendo" dal Barbiere di Siviglia).
Un titolo eloquente, in cui emerge lo spirito dell'iniziativa culturale: il Teatro Rossini riapre e riapre all'aperto. Da Erika Piccotti a Fabio Armiliato, da Peppe Servillo ad Andrea Bacchetti, da Gile Bae all'Orchestra Toscanini Next, senza dimenticare Verdi e Puccini, i generi toccati saranno i più vari, per una ricca serie di eventi musicali e teatrali, che anticipa idealmente "ciò che dovrà essere fatto in futuro, quando il Teatro Rossini riaprirà finalmente i suoi battenti: - ha detto il sindaco, Davide Ranalli - tanta musica operistica, da camera e sinfonica, teatro e spettacolo di ricerca". Quattro i luoghi scelti per gli spettacoli, a cominciare dal quattrocentesco Chiostro della Collegiata, il Cortile interno della Rocca Estense, il Giardino della settecentesca Villa Malerbi, sede della Scuola di Musica, e Piazza Baracca che il 29 agosto farà da palcoscenico allo spettacolo/omaggio a Fred Buscaglione "A qualcuno piace Fred" con la partecipazione di Peppe Servillo e del Quintetto d'Archi del Lerici Music Festival. (ANSA).
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Nel Teatro Rossini di Lugo, abbiamo assistito, molti anni fa, una trentina circa, alla rappresentazione dell'Aviatore Dro, opera di Francesco Balilla Pratella, che in quello stesso teatro aveva debuttato nel 1920, ripresa con la direzione di Gianandrea Gavazzeni. Già da allora veniva fuori chiaramente la vocazione anche storico-musicologica dell'attività di quel teatro, vocazione che prosegue con evidenza anche nel prossimo festival, che sarà ospitato in luoghi storici della cittadino, essendo il teatro ancora in ristrutturazione.( P.A.)
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