giovedì 26 settembre 2019

Grigolo è un tenore del secolo scorso? No, ma ugualmente allunga le mani ( nel suo caso su una corista)

Nelle scorse settimane, quando è scoppiato il caso Placido Domingo -  accusato di aver in vario modo molestato, nel corso della sua lunga carriera, decine di donne musiciste, fra orchestrali e cantanti, ma i cui fatti risalgono a non meno di dieci  quindici, forse anche venti anni fa - a difesa di Domingo ma anche della 'moralità' del mondo della musica s'era levato un nutrito coro di voci. Ieri potevano accadere queste cose, oggi non più - hanno detto o scritto.

 Nel segnalare o denunciare per primo i numerosi casi di molestie ( a donne come a uomini) emersi dalla cronaca, è assai curioso che  si sia distinto,  in una sorta di specializzazione giornalistica, un famoso quotidiano americano;  ma forse sarà solo perché in America è scoppiato il caso Weinstein che ha dato la stura ad infinite denunce, ed anche, forse, a qualche vendetta postuma.

 E' anche accaduto che alcune accuse si siano dissolte, come nel caso del nostro Daniele Gatti, con il quale il Concertgebouw ha fatto pace, con tante scuse (ma forse, più semplicemente alla istituzione olandese premeva pubblicare le opere  registrate con Gatti e quindi s'è rimangiato l'accusa che aveva accettato   su due piedi senza le necessarie verifiche, perchè la tournée programmata negli Usa non ne ricevesse danno alcuno dalla presenza di Gatti sul podio della sua orchestra).

 Comunque abbiamo letto, in più di un caso,   la seguente convinta rassicurazione: oggi queste cose non accadono più, né potrebbero più accadere, perché i rapporti fra musicisti  con potere e musicisti senza,  anche nel mondo della musica, sono profondamente mutati.
In meglio, ovviamente, altrimenti era meglio lasciare  quelli di prima.

 E invece no, possono accadere, anzi accadono pure oggi . Come nel caso del tenore  Vittorio Grigolo, idolatrato dal pubblico, il quale nel corso della tournée che il Covent Garden sta effettuando in Giappone (cantava nel Faust di Gounod  diretto da Pappano) avrebbe allungato le mani su una corista ( più precisamente: ha palpeggiato una corista  durante le chiamate del pubblico a fine recita, davanti agli altri coristi che, accortisi della cosa, sono rimasti  imbarazzati, anzi di stucco ed hanno protestato apertamente in difesa della collega!). I vertici del teatro hanno avviato una indagine ( della quale forse non c'era neanche bisogno se le cose stanno come si è detto) ma evidentemente convinti della molestia, hanno rimandato in Italia sul primo aereo Grigolo, che ha dovuto per questo saltare l'ultima recita del Faust,  ma che fra poco, è atteso alla Scala. 

L'’ufficio stampa del  Covent Garden ha ammesso: “A seguito di un presunto incidente avvenuto il 18 settembre con il tenore italiano Vittorio Grigolo, la Royal Opera House ha avviato un'indagine immediata e il sig. Grigolo è stato sospeso. Non siamo in grado di commentare ulteriormente la questione ma confermiamo le indagini sull’incidente”. La stampa britannica ha ricordato che nel 2015, in un’intervista a “Vanity Fair”, il tenorissimo - seppur con tono scherzoso - dichiarò: “Sono un drogato di sesso, amo le donne mature, quelle vere, il sesso è un bisogno fisico”.

 Che faranno a Milano? prenderanno per buona l'accusa dei dirigenti del Covent Garden e rescinderanno il contratto? Oppure vi passeranno sopra, come hanno fatto nel caso di Domingo, sia a Milano che a Salisburgo, e con Gatti a Roma?

Ultimissime:  
poche ore fa Placido Domingo, travolto dalle  accuse di alcune donne (sesso in cambio di ingaggi negli anni ‘80) ha rinunciato a cantare nel Macbeth alla Metropolitan Opera. Il direttore Gelb non solo ha accettato le dimissioni di Domingo, ma contemporaneamente ha anche cancellato i contratti di Grigolo. Al contrario il La Scala ha confermato le date di ottobre della rappresentazione Elisir: Grigolo sarà Nemorino.

Riassunto delle puntate precedenti:
Nell'ultimo anno il movimento #MeToo contro le molestie sessuali ha scosso anche il mondo della musica classica e dell'opera con gravi conseguenze per gli artisti coinvolti. L'estate scorsa è toccato a Daniele Gatti, licenziato dalla Concertgebouw Orchestra per "comportamento inappropriato". Nel marzo 2018 il Metropolitan Opera House di New York ha interrotto i rapporti con James Levine e pochi mesi prima tre cantanti d'opera hanno accusato di molestie il direttore svizzero Charles Dutoit.

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