martedì 3 settembre 2019

Conte troverà la 'quadra' per la squadra di governo, ammesso che si faccia?

Conte, nei discorsi di questi giorni, e con lui il fondatore del Movimento e qualche altra anima buona, vanno dicendo che il Governo che nascerà - sempre che non abortisca nella sala parto 'Rousseau' - deve essere un governo 'di svolta', per programma  ma anche per squadra dei ministri.
 E Grillo ha invitato i politici a frasi da parte, compreso Di Maio, che è il re di tutti gli ignoranti del mondo, per far posto a persone competenti, capaci e con esperienza. 

Ora fra i nomi che circolano, queste ore,  della possibile squadra dei due partiti, mancano quasi del tutto quelli di persone  sopra ogni sospetto e degni di ogni rispetto per competenza, capacità ed anche esperienza.

Ai nomi, pochissimi, di persone competenti, fra i quali ci auguriamo vivamente possa esserci anche  il ministro dell'Economia - ma finora non ne abbiamo la certezza - fanno da corona  i tanti altri che debuttano in certi ministeri della cui materia hanno solo qualche infarinatura che muterà in perfetta ed approfondita conoscenza dopo l'investitura di Mattarella.

Noi siamo particolarmente colpiti dal nome della Anna Ascani, candidata all'Agricoltura o alla Cultura - non si diceva un tempo 'braccia rubate all'agricoltura? - essendo quasi certo che la giovane parlamentare di Città di Castello alla quale la segreteria Renzi ha affidato di occuparsi della cultura, nel partito (ultima delle preoccupazioni di un segretario di partito e purtroppo, sembra, anche del capo di un governo italiano) perchè ad essa verrebbe affidato un dicastero  strategico in Italia, il cui settore è una delle poche voci attive del PIL italiano, senza che possa offrire garanzie nè di conoscenza nè di esperienza in proposito.

 Ma ci colpisce anche l'ipotesi che  Di Maio - al quale un dicastero deve essere affidato comunque, perchè lui di tornare sui banchi di scuola o di Università, come gli avrebbe consigliato De masi, non ne vuole sapere - possa guidare gli Esteri. Siamo preoccupati  perchè Di Maio, a mala pena conosce l'italiano - la storia e la geografia affatto - per non parlare delle lingue straniere che gli sono precluse; e perchè le uniche volte che ha fatto qualche sortita fuori dei confini nazionali si è andati a infognare a Parigi con i rappresentanti minoritari e poco influenti dei gilet gialli.

Da Di Maio, dalla Ascani e da tutti gli altri ministri incompetenti,  incapaci e senza esperienza, libera nos Domine

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