venerdì 6 settembre 2019

No, Nastasi no!

Con la coda dell'occhio, nel corso di una delle tante rassegne stampa che vediamo la mattina in tv, prima di recarci in edicola a comprare i giornali, leggiamo: Nastasi al Mibact.

No, NASTASI NO!  Non è bastato  quello che ha combinato nei lunghi anni in cui proprio al Mibact ha fatto da crocerossino per i ministri  - ignoranti, senza eccezione - che si sono succeduti nel dicastero della cultura, il più importante ministero italiano,  dato sempre a ministri scartini, incapaci di governarlo, al punto che non sono mai riusciti a licenziare la riforma del settore tante volte e per tanti anni promessa?

 Nastasi ne ha approfittato  ed ogni giorno s'è fatto sempre più largo  giungendo ad esercitare un potere senza contraddittorio, una specie di Salvini ante litteram, quello dei 'pieni poteri' che si è visto che fine ha fatto!

 L'ultimo regalo di Nastasi,  da ex direttore generale, è stato quel l'algoritmo infame che ha falcidiato il mondo della cultura e dello spettacolo in Italia come nessun altro era riuscito a fare prima.

 Poi è stato  chiamato a Palazzo Chigi, da dove Renzi e soci lo hanno spedito a Bagnoli. Lì per fortuna non ha fatto praticamente nulla e bene è stato per quel sito avvelenato, altrimenti chissà cosa avrebbe combinato.

Arrivati i nuovi barbari al potere, a Nastasi è stato tolto anche Bagnoli. E lui s'è fatto spazio alla SIAE, fino al momento in cui il vecchio amico fiorentino, Nardella, lo ha chiamato nel capoluogo toscano (dove tracce negative di un suo precedente passaggio da commissario sono ancora visibili), per affidargli la presidenza del Maggio Fiorentino, in sua vece.

Ed anche qui - è storia di queste settimane - un altro casino l'ha provocato: dimissioni del sovrintendente e del direttore musicale ( Chiarot e Luisi) al solo sentire il nome di Nastasi.

Negli stessi giorni arriva la notizia che sua  mamma, dott.ssa Laterza, è diventata presidente aggiunto della Corte dei Conti. Ed ora chi lo ferma più quel  suo figlio 'grande & grosso', che  si è anche legato ad un'altra famiglia potente quella dei Bernabei-Minoli - sposando l'amata Giulia che si sta facendo strada, senza aiutini, sfruttando quel detto che dice: le crisi possono creare opportunita'. e Lei le ha colte, parecchie! -   e che da sempre ha goduto  della protezione di Letta, il CARDINALE, che lo ha accompagnato perfino all' altare in quel di Filicudi, al momento del grande passo: il matrimonio?

E qui il colpo di scena, un altro sommovimento  nel mondo della cultura - la musica in questi caso - con  la chiamata di Pereira a Firenze, per la quale si è meritato il plauso perfino di Isotta ( Paolo) che ha visto sempre Nastasi come 'fumo negli occhi',  e come l'uomo dei disastri ( restauri del Teatro San Carlo e del Teatro grande di Pompei, ambedue benedetti dall'amico - di Nastasi, ma ex di Isotta - Riccardo Muti), quale che fosse l'ambito nel quale ha messo le mani.

 Adesso  Nastasi resti alla SIAE ed anche a Firenze, non torni al Mibact, dove riavrebbe il vero potere, perchè lì amministra montagne di danaro, elargendolo agli amici e lesinandolo ai nemici. Come ha sempre fatto. 
Gli esempi dell'Orchestra 'Cherubini' dell'amico Muti, e quello dell'Orchestra Verdi di Milano, tenuta per anni a stecchetto in attesa di essere sdoganata da Franceschini, nonostante Nastasi, costituiscono precedenti da non non dimenticare.

 Franceschini si trovi un altro  consigliere - possibile che aprés Nastasi le dèluge? -  o ci lasci quello che c'è già, ma NASTASI NO! Non può essere l'attuale il Governo della RESTAURAZIONE!

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