Ho ripreso il giornale di ieri e dell'aumento del prezzo del giornale a partire da oggi, non c'è annuncio, neanche in ultima pagina sia pure a caratteri microscopici, come fanno le assicurazione quando vogliono fottere i propri assicurati.
Da oggi IL FATTO QUOTIDIANO costa 1.80,00 Euro, con un aumento del 20% secco sul prezzo, al quale oggi si vendono tutti i giornali.
E non c'è bisogno di considerare che la foliazione del Fatto è enormemente inferiore a quella di tutti gli altri quotidiani, anche di quelli che Travaglio, ogni lunedì, prende di mira nel suo editoriale per rilevarne errori e falsità.
Lui, Travaglio, potrebbe replicare che un giornale non va valutato, quanto al suo prezzo di vendita, in base all'involucro - le pagine di cui si compone quotidianamente - quanto per i contenuti, per ciò che il lettore vi può leggere e che difficilmente legge altrove.
E noi, a nostra volta replichiamo a Travaglio che, visto che ha sposato in pieno la causa dei Cinquestelle - per il cui sposalizio c'è stato nel recente passato qualche giustificato malumore in redazione, subito messo a tacere dalla direzione - un aiutino se lo faccia dare dai suoi protetti al governo, dai Cinquestelle che, ai giornali - ma non al Fatto che cammina sulle proprie gambe ma che evidentemente comincia a dare segni di stanchezza - intendono tagliare i viveri, quei pochi che ancora lo Stato dispensa.
Intanto una mano a Travaglio intendiamo dargliela noi, segnalandogli uno scivolone del Sette, settimanale del Corriere, che nell'ultimo numero, pubblicava una intervista alla Borgonzoni, malcapitata e suo malgrado sottosegretario di Bonisoli alla Cultura, aperta da una grande foto dell'intervistata davanti a due celebri tavole di Leonardo - una famosissima: la Vergine delle rocce - con la seguente didascalia: ' Lucia Borgonzoni, in una sala del Museo Leonardo da Vinci a Roma', Ben sapendo chiunque, ma non la redazione del Corriere, che quello leonardiano a Roma è un 'fake museo'; che la famosissima tavola è al Louvre; e che semmai nel finto museo leonardiano a Roma (nei locali di una chiesa di Piazza del Popolo), non è che un museo didattico e basta, e che le opere espostevi sono semmai una riproduzione. Travaglio, scrivilo nel tuo prossimo editoriale 'savonariolano' del lunedì.
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