Insomma non ci si deve meravigliare se i Cinquestelle, il cui capo politico ha tenuto il Pese con il fiato sospeso perchè dalla sua designazione alla vicepresidenza del consiglio dipendevano i destini di tutti, ricorrono ai cittadini per sapere da loro cosa pensano del governo che si va a formare - Dio lo voglia!- presieduto da Conte.
Perchè secondo la filosofia dei Cinquestelle, dal cui capo politico dipendono i destini del Paese, il popolo è a guardia della democrazie e contro gli inciuci segreti del potere.
Perchè tutti si accaniscono contro Di Maio e la piattaforma Rouseau? Secondo un filosofo della medesima scuola, perchè Di Maio è rimasto l'unico baluardo a difesa della Costituzione democratica, ancor più quando si appella ai cittadini, convinto che la democrazia diretta sia migliore in ogni caso di quella rappresentativa, alla quale appartiene, per elezione sia il filosofo caposcuola che il suo più diretto allievo.
E perciò sull'attesa c'è aria di possibile catastrofe. Se la Piattaforma, cui sono iscritti ed hanno diritto al voto la maggioranza degli elettori italiani ed oltre la metà dei cittadini italiani- giacchè sono nientemeno che poco sopra i centomila?- deciderà per il SI'- certificato o no, fa lo stesso: come dubitare dell'espressione della volontà dei singoli via etere?- Conte salirà al Quirinale per sciogliere la riserva; se prevarranno i No - che potrebbero anche raggiungere la stratosferica cifra di oltre cinquantamila e perciò la metà esatta degli elettori italiani - allora non Conte ma Di Maio salirebbe al Quirinale per dire al Presidente che quel Governo non si fa, per 'volere degli italiani'.
Il paese, ancora per quasi due ore, fino all'esito della consultazione elettronica, attende con il fiato sospeso, di assistere alla nascita o caduta della nuova repubblica.
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