domenica 10 novembre 2024

Fiesole. Scuola di Musica. Dedicato a Mauricio Kagel. Domenica 24 novembre

 Il ciclo Nei linguaggi della musica riprende domenica 24 novembre (ore 11) con l’omaggio ad un compositore di ampia cultura e dalla spiccata vocazione speculativa quale Mauricio Kagel (1931-2008). È una proposta originale e piena di fantasia, quella che porta alla Limonaia di Villa La Torraccia Il Teatro e la Musica di Mauricio Kagel, con i musicisti di Gamo Ensemble diretti da Francesco Gesualdi, fisarmonicista e direttore dall’approfondita preparazione che da qualche anno insegna presso la Scuola.

 
Gesualdi introduce la matinée insieme al nostro direttore artistico Alexander Lonquich, e si avvale della collaborazione di un gruppo di strumentisti di grande qualità, tra i quali figurano il clarinettista Giovanni Riccucci e il trombettista Luigi Daniele Cantafio – appassionati docenti fiesolani – il violoncellista Lucio Labella DanziMichele Bianchini al sax, il fisarmonicista Nicola TommasiniCaterina Gosti all’harmonika, il percussionista Omar Cecchi e Giulia Loperfido al pianoforte e organo hammond.
 
I due attori coinvolti nello spettacolo sono Paolo e Davide Varone Kagel, nipoti del compositore, che interpretano i ruoli di performer prendendo spunto dai giochi estivi – sketch umoristici e surreali – che facevano con il nonno.
 
Tutti insieme offrono al pubblico un’opera davvero particolare quale Variété (1977), che Kagel definisce “concerto spettacolo per artisti e musicisti”, immaginando una combinazione tra la partitura che guida il procedere dell’opera e i liberi interventi degli attori, a comporre ad ogni esecuzione un unicum polivalente e multifunzionale.
 
Teatro e musica sono nell’attività creativa di Kagel aspetti di assoluta e non semplice complementarietà. L’interesse per le arti visive, la riflessione sulla tradizione del fare e ascoltare musica, la piena consapevolezza delle problematiche della contemporaneità portano la creatività del compositore argentino ad una illimitata capacità di sperimentare, non priva di sorniona ironia: non casualmente il concerto si conclude con Quasi niente per bocche chiuse (2007).
 
Ingresso libero

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