Colabianchi è attualmente sovrintendente e direttore artistico del Teatro Lirico di Cagliari al termine del mandato. Lui dice che qualcuno ha fatto il suo nome per succedere a Fortunato Ortombina che lascia il teatro veneziano per accasarsi alla Scala. E aggiunge che ne sarebbe onorato e che non capisce perchè qualcuno, più d'uno, non sarebbe d'accordo per questo suo trasferimento che suona come promozione, ma senza merito.
Qualche suo detrattore gli ricorda come la sua carriera si sia svolta sotto l'egida della politica, prima MSI e poi FDI; ma lui rivendica una carriera internazionale da pianista e direttore d'orchestra ed anche che la sua nomina a Cagliari l'ha firmata Franceschini, e che che ha fatto parte del Cda dell'Opera di Roma, sindaco Rutelli.
Curiosamente però dimentica di dire che il suo passaggio, addirittura alla direzione artistica all'Opera di Roma, avviene in epoca Alemanno, sindaco di Roma per il PD. E che un sindaco ( nel caso Rutelli) concede - si usa per il galateo istituzionale che la Destra al governo ha già dimostrato di non osservare - che nei Cda ci sia anche qualche rappresentate dell'opposizione politica.
Una per una smontiamo le bugie di Colabianchi.
Quella di essere stato un grande pianista e ugualmente un grande direttore si smonta da sé, perchè gli annali recenti della musica non annoverano il suo nome. Che poi abbia fatto il pianista o il direttore nessuno può negarlo, magari per le celebrazioni dei fasti della Destra di Almirante (questa è storia!) o dirigendo sua moglie, cantante, purtroppo deceduta prematuramente, nelle lontane province 'dell'impero' della musica.
Sui rapporti strettissimi, come musicista, con la Destra di Almirante, avemmo a scrivere molti anni fa su Music@, al tempo del suo passaggio dall'Opera di Roma: Colabianchi si ritenne calunniato e ci denunciò, ma il giudice dell'Aquila dichiarò il 'non luogo a procedere' ancor prima di avviare il procedimento giudiziario.
Dove però Colabianchi dichiara apertamente e coscientemente il falso è quando dice di essere stato nominato a Cagliari da Franceschini e che spera che faccia altrettanto l'attuale ministro Giuli, tesserato PD, per la Fenice.
Perchè dice il falso'? Per a Cagliari il suo nome fu proposto per la firma al ministro dal sindaco di Cagliari, presidente del teatro, non di destra, ma di FDI, meloniano di ferro, che ora è andato a casa e con lui Colabianchi, ma a fine mandato ( la Destra impari a non avere sempre fretta di occupare come ha fatto in Rai e altrove)
Nè Franceschini lo nominò a Cagliari, nè Giuli può nominarlo a Venezia (dio ce ne scampi).
La legge prevede che il CdI del teatro, presieduto dal sindaco della città ospitante, comunichi al ministro la proposta/decisione del suo CdI; e che il ministro, salvo rarissimi casi e per giustificati motivi, firmi la nomina.
Dunque il sindaco Brugnaro che presiede il CdI della Fenice, che già si è detto non essere d'accordo con la nomina di Colabianchi ( e bene ha fatto) indicherà a Giuli il nome prescelto per succedere a Ortombina e Giuli firmerà la nomina.
Colabianchi dunque fa finta di non conoscere la legge, o non mente spudoratamente?
E' bene ch, dopo Cagliari, Colabianchi si prenda un periodo di riposo e guardi di lontano la Laguna veneziana. Mentre noi speriamo che la scelta sul prossimo sovrintendente cada su una persona in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza che uno storico teatro si merita.
Mi sembra che per regola (attuale) il presidente della fondazione (sindaco) debba proporre tre nomi e che la decisione spetti al ministero
RispondiEliminacredo che si sbagli. l'indicazione del nome, uno, viene dal CdI. Il ministro 'avalla' o rende operativa l'indicazione con la sua firma e relativo decreto di nomina
RispondiEliminala legge vigente parla del 'nome,' uno solo, indicato dal CdI, al Ministro che firma la nomina. Ho controllato. La scelta non è del ministro, la scelta è del CdI.
RispondiEliminaio credo che in questo preciso momento storico il ministero imporrà al Sindaco ( già in difficoltà per altre questioni) e il CDI dovrà solamente asseverarne la nomina
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