Dopo appena un mese dalla sua nomina alla direzione del quotidiano romano Il Messaggero, Caltagirone, il vecchio finanziere a capo della dinastia proprietario del giornale, in prima persona ha rimosso il direttore BARBANO, nominato appena un mese fa, mettendo al suo posto l'attuale vice, BOFFO.
Lo ha fatto senza neanche attendere le elezioni europee, ormai alle porte, intervenendo prima che la linea editoriale del 'suo' giornale prendesse, a suo insindacabile parere, una brutta piega. Che, secondo l'editore proprietario, sarebbe quella della critica al Governo Meloni.
Barbano il giorno prima del suo licenziamento aveva scritto un editoriale critico nei confronti della premier Meloni, a proposito dell'Europa.
Caltagirone non ha gradito e senza chiedere permesso a nessuno nè scuse al direttore lo ha licenziato.
La notizia lascia nell'indifferenza più assoluta la quasi totalità dei romani. Da quando è stato rilevato dal noto costruttore romano Il Messaggero si è guadagnato nel tempo l'autorevolezza, l'indipendenza e l'imparzialità di un volantino di supermercato.
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