Anche senza essere giudici severi e ideologizzati, come si fa a chiedere ancora a Lollobrigida come alla cognata Meloni di dirsi antifascisti? Non potranno farlo ancora, perchè le loro radici, che affondano nella destra fascista ed anche eversiva, non sono state ancor eradicate.
Lollobrigida ( ma anche Foti prima di Lui, ed è lecito pensare anche la Merloni) vanno a pescare i loro collaboratori nel mare in cui anche loro hanno per anni nuotato, senza uscirne mai, per prendere un pò di sole ed asciugarsi da quell'acqua che macchia indelebilmente.
La faccenda degli audio intercorsi fra Paolo Signorelli jr e Piscitelli è gravissima per il diretto interessato, ed anche per il ministro che lo aveva assunto a suo capo ufficio stampa. E per questo Lollobrigida continua a confermarsi lo 'zimbello' del governo, senza che anche sua cognata Meloni provi il minimo imbarazzo. Ha dichiarato: lo conosco da molti anni, lavora con me da tre, quelle frasi non fanno parte della sua cultura, insomma non gli appartengono. Lui è un homo novus.
Negare l'evidenza è l'ultimo sport dei protagonisti del presente Governo.
'Lollo', va a pescare i suoi collaboratori attuali fra le persone che ha sempre frequentato - Paolo Signorelli jr, è il nipote di Paolo Signorelli, professore di filosofia, fondatore di Ordine Nuovo ( che non è nè la Caritas nè una ong pro migranti) ecc.ecc. e fa finta di meravigliarsi per quello che quegli audio rivelano?
Paolo Signorelli è quello che si ascolta, non un altro.
Non conosco personalmente Paolo Signorelli jr, nè avrei potuto - troppo giovane - ma ho conosciuto il nonno perchè insegnavamo nello stesso liceo ( De Sanctis, via dell'Acqua traversa a Roma), negli anni Settanta; ed ho conosciuto anche suo padre, di cui non ricordo il nome, perchè mio allievo. Ricordo bene il clima di terrore nel quale quotidianamente si viveva in quel liceo, per la presenza minacciosa di tutti i fascisti che facevano capo a Signorelli, il professore.
Quell'ambiente è quello in cui è cresciuto anche Lollobrigida e sua cognata Giorgia, inutile negarlo. Non ci vengano a raccontare storie.
Fra le amicizie di Paolo Signorelli c'era anche Ciavardini, terrorista nero pluricondannato, che vediamo in una foto con l'attuale presidente della Commissione antimafia, l'on. Colosimo che si è difesa con una boutade: lo incontrai perchè si occupava del reintegro degli ex detenuti. Insomma una apostolo della Comunità di Sant'Egidio che per un errore, anzi più d'uno, della magistratura, ha beccato condanne per una cinquantina d'anni.
Non ci sarebbe neppure bisogno di rispolverare il vecchio adagio: dimmi con chi vai ( o 'con chi sei andato') e ti dirò chi sei (tuttora)... perchè le amicizie contratte in gioventù resistono nel tempo. Come quelle con i neofascisti, amici e compagni di una vita e di una militanza, non soltanto ideologica, di molti esponenti dell'attuale governo, a cominciare da Giorgia e da 'Lollo'.
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