In piena campagna elettorale per le elezioni europee, Fratelli d’Italia è colpito da una tempesta mediatica. Paolo Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida, si auto sospende dopo la pubblicazione di chat con contenuti antisemiti e lodi a terroristi neri, conversazioni da lui dichiarate non ricordare.
Meloni interviene nel caso Signorelli: autosospensione per il portavoce di Lollobrigida
La reazione del ministro Lollobrigida è di distanziamento e fiducia nei confronti di Signorelli, che lui conosce da due anni. La vicenda solleva interrogativi sulla cultura politica interna del partito di Giorgia Meloni.
La sospensione di Paolo Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida e membro di spicco di Fratelli d’Italia, è avvenuta nel frangente più delicato della campagna elettorale per le elezioni europee. Le chat riportate da Repubblica che evidenziano espressioni antisemite e lodi a terroristi neri hanno gettato l’attenzione mediatica sul partito di Giorgia Meloni, mettendo in discussione la coerenza e l’integrità del suo personale politico.
Caso Signorelli, Meloni fa autosospendere il portavoce di Lollobrigida
Signorelli, pur dichiarando di non ricordare la conversazione in questione e dissociandosi dai suoi contenuti, ha ritenuto opportuno autosospendersi dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida in attesa di ulteriori chiarimenti. La reazione del ministro Lollobrigida è stata di sorpresa e distacco, ma ha anche espresso fiducia nella persona di Signorelli, basandosi sul suo giudizio di due anni di collaborazione.
La vicenda solleva domande sulla cultura politica interna di Fratelli d’Italia e sulla gestione delle comunicazioni da parte dei suoi rappresentanti. Mentre Meloni tenta di affrontare la tempesta mediatica con l’azione disciplinare contro Signorelli, l’esito della vicenda potrebbe influenzare l’immagine del partito e il suo posizionamento politico in vista delle elezioni.
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