domenica 16 giugno 2024

Federico Mollicone. Quel poco (che forse è tanto, addirittura tutto) che ho capito di lui

Ogni volta che sento parlare di Federico Mollicone, il 'linguista' al quale la sua collega di studi 'linguistici', Meloni, ha affidato la cura della cultura - non solo linguistica, ma la cultura h 24 - non riesco a trattenere il riso. Da quando Muti lo apostrofò, a seguito della opposizione di Mollicone all'attribuzione della cittadinanza onoraria,  e il celebre direttore commentò : 'a Roma conosco solo Morricone, nessun Mollicone', che tradotto nella lingua napoletano/pugliese di Muti voleva dire: 'ma chi c... è 'sto Mollicone'. 

 Da allora, ogni volta che lo sento pontificare, in piazza o in Parlamento, anche sui massimi sistemi, in virtù della sua preparazione 'linguistica' e del mandato ricevuto da Meloni di personificare dinanzi al mondo la 'cultura di Fdi', rido a crepapelle; spesso  se darmene altra ragione.

 E mi dico: dunque Meloni ha voluto che della cultura Mollicone fosse la mente in FdI. E magari anche il braccio. E lui, naturalmente, assunto l'incarico, 'bollinato' dalla presidenza parlamentare della Commissione cultura, si è talmente immedesimato nel ruolo che 'dalla mente' è passato 'al braccio' e, in queste ore, 'al pugno'.

L'altro ieri nell'aula parlamentare un deputato M5S, Donno, nel corso della discussione sul decreto 'autonomia differenziata' a firma Calderoli, è sceso a portare a Calderoli la bandiera italiana. C'è stato un parapiglia, nel corso del quale si è distinto il parlamentare Lega Iezzi, ma anche il supporter Mollicone che  a stento  è stato trattenuto dagli inservienti, strattonato a più riprese, mentre si lanciava per sferrare il suo pugno 'di ferro' a Donno.

La 'linguista' premier che aveva  investito Mollicone del ruolo di 'mente, 'braccio' si è congratulato con lui anche ora, che allungando il braccio gli è scappato qualche pugno.  Perchè - ha spiegato - alle provocazioni dell'opposizione, materializzatesi in quella bandiera italiana sventolata sotto il naso a Calderoli,  non si poteva restare indifferenti. Occorreva una risposta immediata e dura. A pugni!  

4 commenti:

  1. Mi permetto di osservare che l’on. Mollicone non ha preso a pugni nessuno e che anche 4 esponenti della opposizione sono stati sospesi per l’episodio avvenuto in Aula. Infine e’ una baggianata che il Presidente del Consiglio si sia congratulato per la cosiddetta rissa anzi in conferenza stampa post G7 ha pubblicamente espresso contrarietà per quanto avvenuto definendo fatto grave che esponenti della opposizione abbiano reagito alla provocazione del grillino che anche lui per regola era tenuto a stare seduto al suo posto. Se poi non le piace come lavora l’on. Mollicone e’ libero di pensare come meglio crede ma io che ho il piacere di conoscerlo posso dire che se tutti a cominciare dai politici della sinistra facessero politica con la passione e l’impegno h24 che ci mette l’on. Mollicone staremmo molto meglio. Grazie.

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  2. Mi permetto di osservare che l’on. Mollicone non ha preso a pugni nessuno e che anche 4 esponenti della opposizione sono stati sospesi per l’episodio avvenuto in Aula. Infine e’ una baggianata che il Presidente del Consiglio si sia congratulato per la cosiddetta rissa anzi in conferenza stampa post G7 ha pubblicamente espresso contrarietà per quanto avvenuto definendo fatto grave che esponenti della opposizione abbiano reagito alla provocazione del grillino che anche lui per regola era tenuto a stare seduto al suo posto. Se poi non le piace come lavora l’on. Mollicone e’ libero di pensare come meglio crede ma io che ho il piacere di conoscerlo posso dire che se tutti a cominciare dai politici della sinistra facessero politica con la passione e l’impegno h24 che ci mette l’on. Mollicone staremmo molto meglio. Grazie . A.Tasinato

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  3. Correggo un refuso nel mio commento precedente: il Premier ha definito grave il fatto che esponenti della MAGGIORANZA siano stati coinvolti nei fatti accaduti in Aula. Grazie. A.Tasinato

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  4. Gent.le Tasinato, mi consenta di pensarla diversamente su Mollicone che Lei reputa bravissimo e competente (fa il paio con Lollobrigida sull'agricoltura). Secondo me è come se avessero affidato un reparto di ospedale ad un infermiere. E' del tutto evidente che Meloni pesca nel suo laghetto, badando soprattutto al fatto che i pesci nuotino nella direzione da Lei indicata, piuttosto che alla loro sapidità una volta pescati e portati a tavola.
    Comunque Mollicone resta a fare quello che è stato chiamato a fare; Lei a stimarlo, mentre io no.

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