L'altro ieri, annunciato da squilli di trombe, si è celebrato il matrimonio di Alessandro e Isabella ad Oria, in cattedrale, officiato dal vescovo di quella diocesi, davanti a numerosi invitati ( si dice oltre 200), fra i quali anche parecchi vip della politica e dello spettacolo. Dopo il rito, tutti alla Masseria 'Li Reni', resort e cantina della famiglia Vespa, per il pranzo e la festa, prima della partenza degli sposi per il rituale viaggio di nozze.
Per il rito religioso, il Comune di Oria, senza che Vespa lo avesse richiesto (perchè avrebbe dovuto, anzi potuto, e perchè il Comune, se richiesto, avrebbe dovuto e potuto concederlo?), ha ordinato la chiusura al traffico del centro storico per consentire ai tanti importanti invitati di accedervi in tutta comodità e forse anche in sicurezza.
Chi si sarà un pò risentita di tanto clamore sarà stata certamente la bellissima Diletta Leotta che lo stesso giorno si è sposata a Vulcano, che i riflettori mediatici non hanno illuminato a sufficienza per le concomitanti nozze del figlio di Bruno Vespa. Ma la Leotta avrà modo di rifarsi, per Lei ci vuole poco, dato il grande seguito sui social.
Noi del matrimonio di Alessandro Vespa, che abbiamo conosciuto ancora molto giovane perchè figlio dei nostri amici Augusta e Bruno, sappiamo quasi tutto, abbiamo letto in rete tutti i giornali che l'hanno annunciato e poi seguito. Nulla ci è sfuggito, salvo...
per quanto abbiamo letto e riletto, cercato e ricercato, nessun giornale riportava il cognome della bella sposa di Alessandro, di cui conosciamo solo il nome: Isabella. Sul cognome top secret.
Noi ci siamo lanciati in una ipotesi, guardando le foto della sposa mentre fa il suo ingresso in chiesa. Chi la accompagnava, che immaginiamo sia suo padre od un membro strettissimo della sua famiglia, sembrava il gemello del ministro dell'Interno Piantedosi; oppure un parente lontano dell'ex ministro Franco Alfano, presente al matrimonio.
Non sono che ipotesi che poggiano sulla sabbia. Mentre sulla sabbia non poggia il diramato ed osservato diktat di 'tacere il cognome della sposa' impartito dalle rispettive famiglie degli sposi a tutti i giornali.
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