La sua mancata abiura pubblica, definitiva del fascismo non le fa onore. Perchè Lei, donna, madre, cattolica, italiana, ma ancor più underdog, borgatara, pescivendola, senza la democrazia nata dalla sconfitta del fascismo, non sarebbe potuta arrivare a fare la ministra ancora giovanissima, ed ora, al colmo dei colmi, ad essere capo del governo del nostro paese.
Senza la sconfitta del fascismo - che secondo la bibbia politica di Giorgia, ha fatto anche cose buone; quali? - lei non avrebbe potuto salire tutta la scala sociale che l'ha portata, da semplice diplomata al liceo linguistico e fare la premier.
Giovanni Minoli - che però sembra aspirare ad un incarico di peso sotto il cielo meloniano, ma comunque si è sempre dichiarato antifascista, almeno quello - ha fatto notare più d'una volta in queste ultime settimane, la novità assoluta che una donna, soprattutto quella donna, che viene dalla Garbatella , siede a Palazzo Chigi.
Per questo Giorgia avrebbe dovuto da tempo, anche senza Minoli, dichiararsi antifascista. Mentre preferisce dichiararsi, fintamente, 'una del popolo', una 'donna come tutte le altre', e invita tutti non solo a chiamarla, ma che a votarla con il semplice nome di battesimo: Giorgia.
Nelle ultime ore un aggiornamento, in combutta con Vannaci, anche lui uno del popolo che chiede, sulla falsariga della premier, di votarlo scrivendo sulla scheda solo: generale.
E così Meloni e Vannaci, d'accordo, anche su questo, hanno chiesto di scrivere sulle schede GENERALE GIORGIA
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