"Da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza''. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a margine degli Stati generali dei commercialisti a Roma, interviene che sull'ipotesi che vi sia una giustizia 'a orologeria' dietro l'arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
''A me non piacciono le frasi fatte, io preferisco tener presente il principio di presunzione di innocenza e dell'esistenza dell'impugnazione'', ha detto il ministro spiegando che la sua perplessità "non è sul momento in cui scatta un provvedimento cautelare rispetto all'imminenza delle elezioni, anche perché in Italia si vota molto spesso". Le sue perplessità sono tecniche e "riguardano l'adozione di una misura rispetto ai tempi in cui è stato commesso il reato e al tempo in cui sono iniziate le indagini''. Nordio, infatti, sottolinea che"l'inchiesta non è nata oggi ma tempo addietro" e aggiunge: "Da pubblico ministero raramente ho chiesto provvedimenti di custodia cautelare dopo anni di indagine, tenendo conto se pericolo di fuga, reiterazione e inquinamento delle prove dopo tanti anni dall'evento che si è verificato possano ancora sussistere'.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo su La7 a 'L'aria che tira', commenta: "Toti, ho letto, è stato accusato di avere ricevuto finanziamenti per la sua campagna elettorale che ha denunciato. Faccio fatica a capire". Crosetto conferma di essere garantista "con tutti", Michele Emiliano compreso. Il ministro della Difesa ribadisce:"quando viene contestato qualcuno per finanziamenti che lui stesso a denunciato fatico a capire, ci saranno ragioni che a me sfuggono". Crosetto sostiene che le inchieste giudiziarie debbano essere "valutate solo alla fine" e ritiene sbagliato che, soprattutto di fronte a un arresto, "il giudizio di tutti è che hanno preso una persona colpevole". "Io invece - dice il titolare della Difesa -ho l'abitudine di leggere le carte e quando ho letto le contestazioni a Toti non ho ben capito, dato che aveva denunciato regolarmente i finanziamenti". Sul tema è intervenuto anche il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida che, a margine dell'inaugurazione di Cibus a Parma, ha commentato: "Le accuse per Toti sono pesanti. Ho letto che è così, ho visto che queste lunghe indagini, credo d'aver capito tre anni, si concludono a 20 giorni dal voto con importanti arresti, abbiamo fiducia nella magistratura". Lollobrigida auspica che Toti possa dimostrare la sua innocenza "ma - conclude - ovviamente possiamo solo guardare a quello che accade e cercare di comprendere le ragioni che hanno portato a questa situazione". Sulla stessa lunghezza d'onda si situa anche il commento del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che si chiede: "Se fosse confermato che si tratta di fatti del 2020, senza polemica e a livello istintivo dico che a 25 giorni dalle elezioni questa cosa mi lascia pensare.
(da Il Giornale.it, di Francesco Curridori)
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