martedì 24 aprile 2018
Ladri di biciclette. Ma di quanti restauri ha bisogno il capolavoro? ( da La Stampa)
La sequenza del bambino che stringe la mano del padre, subito dopo il furto che lo ha riempito di vergogna davanti a tutti, è una delle più commoventi della storia del cinema. Oggi, a settant’anni dalla realizzazione di Ladri di Biciclette, il film-simbolo del Neorealismo viene restituito al suo splendore originario grazie all’opera di restauro del Laboratorio L’immagine ritrovata della Cineteca di Bologna. La nuova edizione sarà presentata nella sezione Classici del Festival di Cannes, il prossimo maggio. Vi hanno collaborato Compass Film di Stefano Libassi, Arthur Cohn, Euro Immobilfin e Artedis, col sostegno di Istituto Luce-Cinecittà.
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