venerdì 20 aprile 2018

Lascia Walter Vergnano, dopo un ventennio di sovrintendenza al Regio di Torino. Per il suo successore Beppe Grillo, il guitto, ha voce in capitolo

Con un anno di anticipo, ma dopo diciannove ininterrotti, Walter Vergnano lascia la sovrintendenza del Regio di Torino. Ne ha dato notizia il Teatro Regio con un comunicato nel quale si dichiara che aveva rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Consiglio di Indirizzo ( ex CDA). Il sindaco Appendino, presidente, con la quale i rapporti non sono stati buoni, lo ha ringraziato e sta già pensando al sostituto, facendosi aiutare da Beppe Grillo, al quale starebbe simpatico Giancarlo Del Monaco, classe 1943. Che in Italia, accanto  alla sua prevalente attività di regista,  esercitata più all'estero che in Italia, ha avuto anche responsabilità amministrative in due festivalini (Montepulciano e Macerata) mentre all'estero in istituzioni di rilievo maggiore, come Bonn, e a Tenerife, dove è stato direttore artistico del locale festival.
 E ci risiamo. Così fan tutti, anche quelli del non partito, del Movimento cinquestelle, e lo stesso Beppe Grillo che mette bocca su argomenti sui quali, anche per ragioni di decenza e di incompetenza, dovrebbe star zitto. Ma si sa come vanno le cose. A lui, fanno notare i giornali torinesi, non dispiacerebbe Del Monaco , che conosce e forse è anche suo amico.

MA SE NON L'AVESSE NE' CONOSCIUTO NE' FOSSE STATO SUO AMICO, GRILLO, CHE COMUNQUE DOVREBBE TENERSI ALLA LARGA DAL SINDACO DI TORINO NELLE VESTI DI CONSIGLIERE OCCULTO, AVREBBE PENSATO UGUALMENTE A DEL MONACO?

 Non sappiamo come andranno a finire le cose, ma quasi certamente , visto che ormai l'ha detto, Del Monaco assumerà la sovrintendenza del regio di Torino, e magari anche la direzione artistica, - oggi va tanto di moda e fa anche risparmiare sulla carta, confusione  a parte - chiamando a collaborare soltanto un direttore musicale che, spetta a lui scegliere, una volta nominato. Eventualmente.

 Tornando a Vergnano. NOn si può dimenticare come già qualche anno fa fosse nato un dissidio insanabile fra lui e Noseda, e fu l'allora sindaco di Torino, suo compagno di partito, Fassino, a sanarlo, facendo arrivare a Torino Gaston Fournier, gradito a Noseda.

 Ora  alla base di questa sua decisione - e del resto dopo vent'anni di gestione, era ora che si cambiasse - starebbero ragioni personali- forse di facciata, e il rapporto mai  liscio con la Appendino - ragione reale.

 Ma il fatto è che con la sua uscita ci sarebbe stato uno cambio di persona , di tipo failiare. Perchè se ricordiamo bene, la prima persona che doveva saltare , all'arrivo della Appendino era Angela La Rotella, segretario generale della Fondazione per la cultura , moglie di Vergnano.  Il quale alla fine avrà pensato che era meglio togliersi di torno lui, ben più avanti negli anni della moglie e lasciar spazio a lei, finchè dura.

 S'era anche detto che la stessa Fondazione sarebbe stata chiusa, ed invece no. Ancora oggi è organizzatrice del Salone del Libro, affidato alla direzione di Lagioia, presieduto da Massimo Bray.

Naturalmente, fanno sapere d Torino, resteranno gli impegni per la direzione di opere e concerti assunti con Noseda, quelli resteranno, forse anche Noseda direttore musicale non sarà riconfermato, men che meno Gaston Fournier.

Speriamo che il cambio al vertice non peggiori le cose, come c'è sempre da temere in Italia, ed anche  perchè al peggio non c'è mai fine  e a Torino  le cose non è che fossero rose e fiori. A proposito i bilanci come stanno?

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